Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Lattanzi si presenta: "Trasparenza, fiducia e partecipazione"

Sant'Elpidio a Mare | La presentazione ieri sera alla Sala parrocchiale di Casette d'Ete; il candidato dei Democratici e popolari è tornato sulla sfiducia all'ex sindaco Martinelli prima di esporre le principali linee programmatiche

Il gruppo dei Democratici e popolari guidato da Franco Lattanzi

"Una politica senza nomi e cognomi": è con questo slogan che Franco Lattanzi lancia la propria candidatura, e con cui ieri sera alla sala parrocchiale di Casette d'Ete ha presentato al pubblico la propria lista, Democratici e popolari. Una candidatura alla carica di primo cittadino ed un programma, spiegano i Democratici, "Svincolato dai partiti ed indirizzato ad un elettorato moderato. Una politica che tratti tutti allo stesso modo, che guardi agli interessi della città e non a quelli personali, una politica che abbia nella legalità, nella trasparenza e nella partecipazione i suoi principi fondanti". Una proposta elettorale sostenuta da una lista di candidati pronti a mettersi a servizio della collettività "...senza dare nulla in cambio se non il nostro servizio".

Volti vecchi e nuovi ieri alla presentazione della lista di sostegno a Lattanzi, tutte presenza che, spiega il candidato primo cittadino, "Ci rinnovano fiducia dimostrando che i principi attorno ai quali ci muoviamo sono principi fondamentali ed importanti".

"Siamo qui per andare avanti e guardare al futuro, facendo tesoro dell'esperienza passata, per continuare a dare il nostro contributo alla città", ha esordito l'ex assessore Marcello Diomedi prima di dare la parola al candidato sindaco. 

Franco Lattanzi, da parte sua, ha esordito ricordando alcuni passaggi che hanno caratterizzato l'esperienza politica nella giunta Martinelli e l'epilogo che ha avuto ricordando il comportamento dell'ex sindaco Martinelli. "L'atto di sfiducia ad un sindaco è un atto di coraggio - ha precisato Lattanzi - ed è un atto di massima democrazia. E' talmente democratico che nessuno lo può contestare: l'unico che lo contesta è Martinelli evidentemente perché il suo concetto di democrazia è molto particolare. Noi avremmo potuto abbassare la testa ed accettare la situazione continuando ad amministrare: non l'abbiamo fatto perché crediamo in altri principi che non sono quelli delle poltrone".

Lattanzi che ha precisato inoltre i motivi per cui ha scelto, insieme al suo gruppo, di riproporsi all'elettorato elpidiense.  "Sentiamo di dover adempiere ad un impegno morale verso le persone che ci hanno dato fiducia fino ad ora. Persone che meritano che sia data loro un'alternativa. Tre anni fa abbiamo mosso la speranza di proporre qualche cosa di diverso: evidentemente non ci sono state le condizioni per farlo. Ora ci sentiamo in dovere di tornare a proporre una politica diversa che permetta di riconfermare quel principio di sovranità che è proprio del cittadino. Proponiamo una politica senza nomi e cognomi, che faccia dell'uguaglianza di trattamento il suo principio fondante: se l'elettorato lo vorrà ce ne torneremo pure a casa ma con l'orgoglio di chi si è speso per affermare alcuni principi fondamentali che riteniamo imprescindibili nell'amministrazione di una città".

Quanto al programma, tra le parole d'ordine dei Democratici sempre "trasparenza, fiducia, onestà". Lattanzi e i suoi puntano su democrazia partecipata, sussidiarietà orizzontale, leale collaborazione tra Enti, legalità formale e sostanziale, programmazione. Per conoscere i dettagli del programma amministratyivo dei democratici, articolato in 45 pagine, è possibile consultarlo integralmente al sito www.francolattanzi.it.

Nel corso della serata, il candidato sindaco ha esposto le linee programmatiche principali. "Democrazia partecipata con l'attuazione del bilancio partecipato e dei Comitati di Quartiere, uno sviluppo etico del territorio che tenga conto delle conseguenze ambientali di ogni decisione, infrastrutture e viabilità, piano strutturale e gestione del territorio, urbanistica, riqualificazione urbana del capoluogo, riqualificazione delle frazioni, politica ambientale puntando sul risparmio energetico e sulle fonti energetiche alternative, per la tutela della risorsa acqua e la raccolta differenziata oltre che per la valorizzazione del verde".

Un accenno particolare, da Lattanzi, in merito alle politiche sociali. "Sfido chiunque a dimostrare, dopo la revoca dell'ex assessore Cristiana Tosoni che oggi è in lista con noi, ex assessore ai servizi sociali quello che i servizi sociali a livello politico e di proposte hanno fatto", sottolineando il lavoro che la Tosoni ha effettuato su più fronti nel suo settore di competenza prima di essere sfiduciato. "Perché dobbiamo ricordare - ha aggiunto Lattanzi - che anche due assessori donna sono stati sfiduciati lungo il cammino dell'amministrazione Martinelli e la Tosoni è una di queste".

Nel programma anche riferimenti alle politiche culturali, sport, sanità, scuole, politiche giovanili, cooperazione allo sviluppo. Sant'Elpidio a Mare comune d'Europa è un'altra voce in cui si struttura il programma che prosegue poi per nuove politiche delle risorse e dell'organizzazione amministrativa. Ed ancora sviluppo economico, industria, commercio, agricoltura, turismo, sicurezza. Il programma si chiude con un messaggio di pace "Pperché il richiamo alla pace - conclude Lattanzi - sia un impegno di governo e non solo un principio".

04/05/2007





        
  



4+1=

Altri articoli di...

Politica

21/05/2011
Neo sindaco Fermo Brambatti, faro' giunta a otto (segue)
16/05/2011
Nella Brambatti con il 51,04%, è il nuovo sindaco di Fermo (segue)
16/05/2011
Luca Tomassini, riconfermato sindaco di Petritoli (segue)
16/05/2011
Il ritorno di Giulio Conti a Monte San Pietrangeli (segue)
16/05/2011
Remigio Ceroni, riconfermato Sindaco di Rapagnano (segue)
13/05/2011
Successo per il “CONCERTO ALL’ITALIA” (segue)
13/05/2011
Marinangeli: “Da quando la Cgil si occupa di urbanistica?” (segue)
13/05/2011
A Porto San Giorgio cresce il turismo: +16% (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji