Che Marco Poeta fosse un incantatore lo si sapeva già. Che la fusione tra la sua Accademia do Fado e i Nois Dois potesse creare un'atmosfera così magica, è stata una sorpresa di grande effetto.
Questo il risultato della serata di ieri, venerdì 6 luglio, nella cornice del giardino di Rivafiorita: chiusura della rassegna musicale "Jazz di Marca" e inaugurazione della tre giorni della Festa delle Opere.
Fuori, traffico congestionato. Dentro, un cortile gremito di tanti curiosi, appassionati e amanti, vecchi e nuovi, della musica portoghese.

Emozioni, sentimento, allegria, lontananza e amarezza. La sintesi del fado è tutto questo: dal fado menor al fado corrido, attraverso il ritmo e la spensieratezza della bossa nova, in bilico sul filo di quella saudade che lega pensieri e musica.
Nelle parole di Marco Poeta la volontà di unire l'anima della sua Accademia e quella del gruppo Nois Dois, per condurre lo spettatore attraverso un itinerario ininterrotto dai classici della bossa nova brasiliana alle antiche melodie di Lisbona e Coimbra.
Abile tessitore di note e musica, Poeta è riuscito senza dubbio a coinvolgere il pubblico in un viaggio ideale dal Portogallo in Brasile e ritorno. D'altronde, dall'incontro tra il fado portoghese e il samba brasiliano è nata la bossa nova. Un cerchio che si chiude, dunque.

L'alternarsi continuo dei due gruppi sul palco ha reso il concerto unico nel suo genere.
I "Nois Dois", quartetto formato da Roberto Taufic (chitarra acustica, cavaquinho, voce), Simon Papa (voce e percussioni), Federico Foce (chitarra acustica, voce) e Anna Menichelli (voce).
La data di venerdì ha rappresenta, forse, il punto conclusivo e, allo stesso tempo, culminante del percorso che "Jazz di Marca" ha proposto in questa ottava edizione. Un percorso intimo e affascinante, alla continua ricerca della bellezza e dell'armonia attraverso il dialogo, in musica e emozioni, tra gli artisti ed il pubblico e tra questi e le ambientazioni scelte tra i centri storici marchigiani.

Ultimo concerto, ultimo appuntamento con la musica targata "Sant'Elpidio Jazz Festival" e promossa dall'Associazione no-profit "Syntonia Jazz", presieduta da Alessandro Andolfi. La macchina organizzativa, però, non si ferma: si pensa già all'edizione 2008 di "Jazz di Marca", la nona. Il consorziarsi sotto la dicitura "Group Net" di tante realtà associative delle Marche e senza scopo di lucro, continua a richiamare l'attenzione di management nazionali ed internazionali, per creare ancora un'altra manifestazione di grande livello.