Fra le nebbie del passato: "Maiali nella nebbia" di Gentili
Montegiorgio | Un pomeriggio per tornare alle origini, senza vergognarsi degli aspetti più accentuati del volgo, ricordando le usanze di un tempo
di Simone Menin
La presentazione a Montegiorgio del libro di Enrico Gentili ha visto molte e più persone ritrovarsi in sala consiliare per ascoltare sì pezzi del libro sapientemente letti da Sergio Soldani, ma altresì per tornare indietro nel tempo, apprezzando il lessico e i modi di fare di un Gentili che con maestria ha saputo rendere odori e sapori di un tempo a quanti avevano letto e avrebbero letto di lì a poco le pagine che da lui scritte.
Leggendo questo libro il sindaco Achilli ha detto di aver rivisitato la sua gioventù e la storia montegiorgese, mentre il vicesindaco Nerla, anche assessore alla Cultura, ha precisato che si trattava di tempi in cui si viveva in tanti, in cui i valori importanti erano condivisi da tutti. Sempre l'assessore ha ricordato la presenza in sala dell'assessore provinciale Licia Canigola e del consigliere regionale Rosalba Ortenzi.
Nel presentare il suo libro, l'autore ha parlato del tempo del commercio dei maiali come di un tempo in cui andava affermandosi una certa qual forma di commercio federale dei suini, una sorta di forma di divisione di commercio a livello regionale per la quale, dalle Marche, partivano maiali verso tutte le regioni d'Italia, ed ogni trasportatore ne aveva una ben designata. Significativo il paragone della nostra storia alla cartina di un percorso stradale: "Con mia moglie per strada si discute sempre per decidere il percorso ed io prendo la cartina in mano e dico -siamo passati di qua, ora siamo qua, dovremmo andare da quest'altra parte- e questo è ciò che bisogna fare con la nostra storia, valutare il passato per progettare il futuro".
L'assessore Canigola: "In un periodo in cui Montegiorgio si spopola, e di questo purtroppo ne siamo tutti a conoscenza, con questo libro Montegiorgio si ripopola". L'assessore ricorda anche le bestemmie frequentissime e, parlando del contesto culturale di una tradizione che và trasformandosi, asserisce che si deve recuperare quel contesto di paese e di passato che dentro ci appartiene ancora.
Ed è Gentili a chiudere in bellezza una due-ore intensa e variegata al municipio, affermando che la persona umana non deve avere bisogno di qualcosa di sempre più grande per stare bene in società, ma deve recedere in se stessa per trovare nelle gioie di ogni giorno il vero senso della vita.
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10/09/2007
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