Andrea Sabbatini lascia Alleanza Nazionale. In una lettera indirizzata al presidente del circolo del partito di Monte Urano Mirko Steca, il responsabile dei giovani di An a livello provinciale e consigliere comunale monturanese saluta i dirigenti e gli iscritti, motivando una presa di posizione difficile, sofferta, ma inevitabile.

"Rassegno le mie dimissioni da Alleanza nazionale e ti prego di informarne il presidente della federazione e quello del Partito - scrive Sabbatini - Lascio Alleanza Nazionale senza rivendicazioni o recriminazioni, ma io faccio politica per esercitare una funzione di cambiamento e vedo esaurita in tal senso la funzione di Alleanza nazionale, esaurito il dato umano e il senso d'appartenenza ad una comunità, esaurita anche, e soprattutto, la rappresentanza dei valori della Destra, con il suo leader molto impegnato nel tentare a tutti i costi, attraverso formule che si modificano continuamente e incomprensibilmente, a liberarsi di quel partito che appare sempre più un fardello ingombrante per i suoi disegni politici".

Il progetto di An sta andando ad esaurirsi con una deriva centrista? La pensa così il presidente provinciale di Ag, che non si riconosce più nei valori e nella missione del partito cui ha aderito fin da giovanissimo. "Ho sofferto tantissimo nell'ultimo periodo e una serie di circostanze mi portano a credere che si stia progettando la chiusura definitiva di Alleanza Nazionale, senza che nessuno abbia il coraggio di ammetterlo - nota il consigliere di Monte Urano - Il tentativo dell'On. Fini di trasformare Alleanza nazionale nell'ennesimo partito di centro esistente in Italia é legittimo, ma, conseguentemente, ritengo anche di avere il diritto di non condividere quest'idea".

Un addio, quello di Sabbatini, per affluire nella Destra, fondata dall'ex Ministro e Governatore del Lazio Francesco Storace. "Preferisco lavorare alla costruzione della Destra nell'Italia - spiega Sabbatini nella seconda parte della lettera -  per restituire una speranza a tanti militanti e a tantissimi italiani che la rivendicano spaesati, disorientati, stanchi di svolte continue che ormai non fanno nemmeno più notizia. E' più affascinante, in una società alla ricerca di punti di riferimento, tentare la strada della coerenza piuttosto che quella triste del mantenimento, ad ogni costo, della benevola concessione di una candidatura o di un incarico di partito".

"Continuerò a fare il mio dovere in Consiglio comunale - conclude Sabbatini con un pensiero all'incarico nella sua città - in quel Consiglio dove sono arrivato nel nome dei valori della Destra, mi regolerò con la mia coscienza e nel rispetto dei nostri valori nelle votazioni d'aula, ben consapevole che il nemico sta dall'altra parte, e auspicando, come quasi tutti noi, il ritorno di Berlusconi e della Casa delle libertà alla guida dell'Italia. Abbraccio fraternamente tutti gli iscritti del circolo, e vi ringrazio per la passione che mi avete trasmesso e che continuerò a portare con me".