Il Sindaco di Teramo celebra la riapertura del Duomo
Teramo | Gianni Chiodi: "Evento importante e significativo il compianto mons. Vincenzo Di Addario diede impulso all'opera.Per la S. Messa delle ore 19 è prevista la partecipazione di Autorità e di migliaia di fedeli.
di Nicola Facciolini
Particolarmente entusiasta è il Sindaco di Teramo, Gianni Chiodi. "E' un evento che si iscrive nella storia di Teramo, la riapertura del Duomo al termine dei lavori di restauro - afferma Chiodi - è un evento importante e significativo, grazie al quale la città (e con essa la Diocesi) torna a godere del suo monumento architettonico più rappresentativo, della sua icona più evidente e pregnante". Per la Città di Teramo e la Diocesi del Capitolo Aprutino, oggi è una data storica. Dopo tre anni di lavori di restauro, riapre al culto dei fedeli il Duomo di Teramo.
La solenne concelebrazione eucaristica diocesana di oggi sabato 8 settembre 2007, alle ore 19, presieduta da S.E. Mons. Michele Seccia, dai sacerdoti e religiosi della Diocesi, vedrà la partecipazione di migliaia di cittadini provenienti da tutta la provincia teramana e non solo. Anche per questo motivo è stato allestito il maxischermo in piazza. E' prevista la diretta Tv su Trsp e Sky. Il primo cittadino saluta con particolare trasporto questa data dell'8 settembre 2007. "Nel mio ruolo di Primo Cittadino, intendo esprimere un ringraziamento pubblico a S. E. Mons. Michele Seccia, Vescovo della nostra Diocesi, al Capitolo e al Clero Aprutino-Atriano, ai professionisti, alle maestranze, senza dimenticare un affettuoso e grato cenno nei confronti del compianto mons. Vincenzo Di Addario, che diede impulso all'opera". La riapertura della Cattedrale ha un duplice significato. "Essa riconsegna al culto il tempio in cui la devozione religiosa trova il suo compimento più austero e il suo afflato più denso, e consente di tornare a fruire di una ricchezza monumentale dalle straordinarie suggestioni". E' un giorno davvero importante per tutti i Teramani quello odierno, "nel quale tutti noi partecipiamo e in un certo senso siamo protagonisti di un avvenimento storico. La Città di Teramo vuole sottolineare tale data con un segno che raffiguri simbolicamente il sentimento collettivo, la partecipazione corale, l'emozione e il legame con lo splendido monumento: un calice, strumento del più alto atto sacrale ma anche della più semplice e immediata sensibilità cristiana, la stessa che da secoli informa la cultura e le tradizioni di Teramo". Naturalmente, com'è normale che accada in eventi di questa portata, è sempre massima l'allerta da parte delle Forze dell'ordine e di Protezione civile, per garantire ai fedeli il più felice e corretto svolgimento dei riti, sia all'esterno (area Seminario Aprutino-Piazza Martiri della libertà-Piazza Orsini) sia all'interno del Duomo di Teramo, in una cornice di massima sicurezza e salvaguardia della pubblica e singola incolumità. Schierati anche i volontari della Croce Rossa e del 118. E' prevista, inoltre, la rappresenta militare in alta uniforme delle Forze dell'ordine, delle massime Autorità civili, militari e religiose della Regione Abruzzo, delle Associazioni combattentistiche e d'arma della provincia di Teramo e dei principali Ordini sacri cavallereschi.
La solenne concelebrazione eucaristica diocesana di oggi sabato 8 settembre 2007, alle ore 19, presieduta da S.E. Mons. Michele Seccia, dai sacerdoti e religiosi della Diocesi, vedrà la partecipazione di migliaia di cittadini provenienti da tutta la provincia teramana e non solo. Anche per questo motivo è stato allestito il maxischermo in piazza. E' prevista la diretta Tv su Trsp e Sky. Il primo cittadino saluta con particolare trasporto questa data dell'8 settembre 2007. "Nel mio ruolo di Primo Cittadino, intendo esprimere un ringraziamento pubblico a S. E. Mons. Michele Seccia, Vescovo della nostra Diocesi, al Capitolo e al Clero Aprutino-Atriano, ai professionisti, alle maestranze, senza dimenticare un affettuoso e grato cenno nei confronti del compianto mons. Vincenzo Di Addario, che diede impulso all'opera". La riapertura della Cattedrale ha un duplice significato. "Essa riconsegna al culto il tempio in cui la devozione religiosa trova il suo compimento più austero e il suo afflato più denso, e consente di tornare a fruire di una ricchezza monumentale dalle straordinarie suggestioni". E' un giorno davvero importante per tutti i Teramani quello odierno, "nel quale tutti noi partecipiamo e in un certo senso siamo protagonisti di un avvenimento storico. La Città di Teramo vuole sottolineare tale data con un segno che raffiguri simbolicamente il sentimento collettivo, la partecipazione corale, l'emozione e il legame con lo splendido monumento: un calice, strumento del più alto atto sacrale ma anche della più semplice e immediata sensibilità cristiana, la stessa che da secoli informa la cultura e le tradizioni di Teramo". Naturalmente, com'è normale che accada in eventi di questa portata, è sempre massima l'allerta da parte delle Forze dell'ordine e di Protezione civile, per garantire ai fedeli il più felice e corretto svolgimento dei riti, sia all'esterno (area Seminario Aprutino-Piazza Martiri della libertà-Piazza Orsini) sia all'interno del Duomo di Teramo, in una cornice di massima sicurezza e salvaguardia della pubblica e singola incolumità. Schierati anche i volontari della Croce Rossa e del 118. E' prevista, inoltre, la rappresenta militare in alta uniforme delle Forze dell'ordine, delle massime Autorità civili, militari e religiose della Regione Abruzzo, delle Associazioni combattentistiche e d'arma della provincia di Teramo e dei principali Ordini sacri cavallereschi.
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08/09/2007
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