Marcolini replica al sindaco Di Ruscio e al presidente Ruggeri
Fermo | L'assessore regionale ai Trasporti, Pietro Marcolini, replica alle considerazioni del sindaco di Fermo, Saturnino Di Ruscio, e del presidente della Steat, Giorgio Ruggeri, sulla situazione del trasporto pubblico locale.
Nel febbraio 2006 è stato finalmente istituito il servizio urbano di Fermo con il trasferimento delle percorrenze extraurbane in percorrenze urban,e con un maggior onere di circa 60.000 euro per la regione; con la stessa delibera sono stati assegnati maggiori fondi anche ai Comuni di Pesaro, Fabriano, Civitanova, San Benedetto del Tronto, Urbino e Macerata. Successivamente, nel gennaio scorso, si è provveduto a un nuovo adeguamento dei servizi urbani di Pesaro, San Benedetto e Senigallia, mentre per il bacino di Fermo si è provveduto a integrare i servizi extraurbani per ulteriori 50.000 euro.
Di Ruscio e Ruggeri, che abbiamo incontrato più volte, essendo pubblici amministratori, debbono ricordare sempre che non è con la semplice rivendicazione che si ottengono i risultati, ma ognuno dovrebbe fare la propria parte, sapendo che sulla vicenda trasportistica pubblica esistono quattro livelli istituzionali: Stato, Regioni, Province e Comuni.
A tal proposito il Comune di Fermo dovrebbe indicare che cosa destina del proprio bilancio per il trasporto pubblico, come fanno altri comuni nelle stesse condizioni. L'impazienza del presidente Ruggeri e del sindaco Di Ruscio risulta ancora più incomprensibile, dato che sulla questione è stata depositata una proposta che sarà discussa dal Consiglio regionale in sede di assestamento di bilancio, per l'aumento permanente del finanziamento a favore del bacino di Fermo per 120.000 euro l'anno. Questa proposta misurerà concretamente la sensibilità delle varie componenti politiche del Consiglio regionale sulla progressiva riduzione dei divari esistenti e sulle esigenze della nuova Provincia di Fermo.
Sul punto, per la prospettiva, siamo impegnati con le Province a richiedere allo Stato, in sede di legge finanziaria 2008, un maggiore finanziamento della mobilità sostenibile. È del tutto ovvio che la regione non può reggere l'impatto finanziario per una soluzione immediata. C'è da considerare, peraltro, che nel sistema trasportistico regionale non esistono risorse sprecate e che, al momento, non se ne hanno a sufficienza per normalizzare i finanziamenti: non è ipotizzabile, cioè, una redistribuzione delle risorse che non metta a repentaglio l'offerta dei servizi pubblici cui i marchigiani sono abituati".
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12/10/2007
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