La strage di Appignano sarà uno degli episodi di morti insensate trattati da Bruno Vespa questa sera su "Porta a Porta", il programma in onda su Rai1, alle ore 23.35.
La puntata sarà dedicata alle vittime della strada causate da abuso di alcol o stupefacenti.

La redazione di "Porta a Porta" ha contattato il nostro direttore per riuscire ad arrivare ad alcuni familiari delle vittime, permettendo questo incontro.

Fra gli ospiti in studio, quindi alcuni parenti delle vittime di Appignano, Luigi Corradetti e  Timoteo Luciani, genitori dei ragazzi uccisi lo scorso 23 aprile da Ahmetovic.
La loro testimonianza e l'attualità degli ultimi avvenimenti di cronaca riguardante il caso di Appignano rendono quasi ‘doveroso' ascoltare, cercare di capire e porsi delle domande. In fondo il problema riguarda tutta Italia, ma in questo caso il fatto tocca casa nostra.

In particolare, Timoteo Luciani si era espresso tempo fa su alcuni opinionisti di quotidiani, commentando come avessero giudicato lui, i familiari delle altre vittime e anche i compagni dei ragazzi morti ad Appignano:"Ci hanno fatto passare per razzisti, quasi per terroristi, ma noi siamo solo gente seria, famiglie che lavorano 20 ore al giorno. Scriverò anch'io una lettera ai giornali, spiegherò chi siamo davvero».

Sui rom, Luciani ha manifestato la sua opinione, costruita sulla sua esperienza di lavoro quotidiana, infatti gestisce un bar con la moglie: "Li conosciamo da tanto, sappiamo come vivono, e non mi vengano a raccontare che a sbagliare siamo noi».

Il padre di Alex Luciani ha annunciato anche la nascita di un Comitato dei parenti delle vittime dichiarando:«Appignano è arrabbiata, lo siamo tutti. Il 30 ottobre andremo a incatenarci a Roma, davanti al Parlamento, per chiedere pene più severe e la certezza della pena, più una riduzione dei gradi del giudizio».

Nel salotto di Bruno Vespa saranno presenti il Ministro della Giustizia Clemente Mastella e quello della Salute Livia Turco, gli onorevoli Daniela Santanchè e Carlo Giovanardi.

Con loro, oltre ai genitori dei ragazzi di Appignano, altri parenti di vittime della strada a causa di abuso di alcol o stupefacenti: tante storie insostenibili di morti, come quella di tre bimbi, uccisi a causa di un tamponamento avvenuto lo scorso luglio sulla A30 a Salerno. Testimoni di questa vicenda saranno Nello Molinari e Anna Vassallo, parenti delle piccole vittime, noi intanto diamo alcune notizie.

Questo è il fatto: un uomo di ventiquattro anni, guidando ubriaco lungo la Caserta-Salerno diretto a nord, ha tamponato una macchina uccidendo tre bambini, due fratellini di 10 e 11 anni, insieme con il loro cugino di 6 anni. Il test alcolometrico effettuato sull'uomo ha fornito un tasso pari allo 0,7% mentre il massimo consentito è 0,5%.

 Questo il fatto. Uno dei tanti. Uno dei troppi.