Sicurezza: è un problema per tutti i Governi e non a colore!
Roma | L'afflusso pressoché indiscriminato di immigrati, molto spesso irregolari, provenienti dai quattro angoli del mondo e la presenza di una certa criminalità nazionale, hanno fortemente incrinato quel senso di sicurezza e tranquillità.
di Antonio de Lieto
La rapina all'Ufficio Postale avvenuta in mattinata a Pula (CA) fa emergere in tutta la sua gravità il problema sicurezza nell'intero territorio nazionale. A Parere dell'A.D.P., Organizzazione Sindacale della Polizia di Stato, il nostro paese è braccato dalla morsa della criminalità che la fa da padrona !!! Ovunque, cittadini e commercianti non si sentono per niente tutelati ed invocano con forza la certezza della pena per coloro che delinquono.
L'afflusso pressoché indiscriminato di immigrati, molto spesso irregolari, provenienti dai quattro angoli del mondo e la presenza di una certa criminalità nazionale, hanno fortemente incrinato quel senso di sicurezza e tranquillità anche in quelle piccole realtà, cosiddette "Isole felici".
Sul fronte della sicurezza le Forze di Polizia stanno facendo il massimo, ma lo spirito di servizio serve a poco se vi è carenza di organici e scarsità di mezzi ed a questa situazione si deve aggiungere una politica della sicurezza, gestita dall'attuale Governo, incerta e scarsamente determinata. Se a questo si aggiungono provvedimenti come l'indulto, il quadro negativo è completo.
A giudizio dell'A.D.P., è necessaria una politica più incisiva contro la criminalità, sono necessari processi rapidi e pene certe, è necessaria, in sintesi, tolleranza zero verso il crimine ed i criminali.
Dopo l'ennesimo episodio criminale di stamattina, a molti verrebbe naturale pensare a ronde o altre iniziative "fai da te". L'A.D.P. ritiene che il crimine non si combatte né con l'emotività, né con il "far-west" ma mettendo le Forze di Polizia nelle condizioni, con leggi non eccessivamente garantiste e buoniste, dotandole dei mezzi necessari, di contrastare con determinazione la crescente micro e macro criminalità. È necessaria, a giudizio dell'A.D.P., un'azione continua, determinata e capillare contro il crimine: lo Stato ha il dovere di proteggere i suoi cittadini e la "sicurezza" deve rappresentare un problema importante per tutti i Governi, dal momento che riguarda tutti e non ha colore.
L'afflusso pressoché indiscriminato di immigrati, molto spesso irregolari, provenienti dai quattro angoli del mondo e la presenza di una certa criminalità nazionale, hanno fortemente incrinato quel senso di sicurezza e tranquillità anche in quelle piccole realtà, cosiddette "Isole felici".
Sul fronte della sicurezza le Forze di Polizia stanno facendo il massimo, ma lo spirito di servizio serve a poco se vi è carenza di organici e scarsità di mezzi ed a questa situazione si deve aggiungere una politica della sicurezza, gestita dall'attuale Governo, incerta e scarsamente determinata. Se a questo si aggiungono provvedimenti come l'indulto, il quadro negativo è completo.
A giudizio dell'A.D.P., è necessaria una politica più incisiva contro la criminalità, sono necessari processi rapidi e pene certe, è necessaria, in sintesi, tolleranza zero verso il crimine ed i criminali.
Dopo l'ennesimo episodio criminale di stamattina, a molti verrebbe naturale pensare a ronde o altre iniziative "fai da te". L'A.D.P. ritiene che il crimine non si combatte né con l'emotività, né con il "far-west" ma mettendo le Forze di Polizia nelle condizioni, con leggi non eccessivamente garantiste e buoniste, dotandole dei mezzi necessari, di contrastare con determinazione la crescente micro e macro criminalità. È necessaria, a giudizio dell'A.D.P., un'azione continua, determinata e capillare contro il crimine: lo Stato ha il dovere di proteggere i suoi cittadini e la "sicurezza" deve rappresentare un problema importante per tutti i Governi, dal momento che riguarda tutti e non ha colore.
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09/10/2007
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