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Operazione delle Fiamme Gialle del Comando di Teramo: scoperta truffa ai danni dello Stato

Teramo | Sequestrati conti correnti, immobili, terreni e quote societarie di sei aziende teramane e romane riconducibili al principale indagato, un imprenditore teramano. Evasione per oltre un milione di euro. Sequestrati 74 congegni per il gioco.

di Lenka Ondejkova

Le New Slot raccoglievano scommesse all'interno di numerosi bar e circoli della provincia di Teramo e non sarebbero mai state individuate nel corso dei controlli delle Fiamme Gialle. Ma con la complicità di un proprio dipendente, un imprenditore teramano era riuscito a sottrarsi al pagamento delle imposte inviando alla Snai (raccoglitrice delle scommesse per conto dello Stato) delle false dichiarazioni di inattività, o addirittura di rottamazione, dei propri apparecchi. L'illecito non è sfuggito alle maglie investigative dei finanzieri aprutini che hanno così scoperto una truffa milionaria ai danni delle casse dello Stato, realizzata in meno di 8 mesi da una nota società distributrice di giochi da intrattenimento.

Il brillante successo della maxi operazione è da ascrivere al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Teramo, diretto dal maggiore Roberto Di Mascio. "Da dicembre scorso ad agosto di quest'anno - rivela il magg. Roberto Di Mascio - l'azienda teramana è addivenuta ad una maxi evasione di oltre 1 milione di euro per mezzo del mancato versamento del Prelievo Unico Erariale, noto con l'acronimo di PRE.U., ossia attraverso l'omesso pagamento delle imposte dovute per l'installazione delle cosiddette New Slot e calcolate sulla base delle giocate di questi apparecchi".

Non è da escludere che gli accertamenti in corso possano condurre i finanzieri di Teramo a svelare una truffa di dimensioni ben maggiori. E' proprio per assicurare alle casse dello Stato almeno una parte del ristoro dall'ingente danno subito che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo ha repentinamente richiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari l'autorizzazione a sequestrare in via preventiva conto corrente, terreni, fabbricati, partecipazioni e quote societarie di sei aziende teramane e romane riconducibili al principale indagato: un trentenne teramano già noto alle Fiamme Gialle.

"Gli indagati si erano premurati difatti di simulare il collegamento dei videogiochi alla rete telematica dei Monopoli di Stato - spiega il magg. Di Mascio - mediante modem disattivati ma con led luminosi accesi e simulanti la trasmissione di dati. Persino i baristi e gli esercenti erano ignari della fittizietà di tali collegamenti e sono rimasti del tutto sorpresi nell'apprendere dai finanzieri che i nulla osta che attestavano la regolarità degli apparecchi fossero del tutto privi di valore". L'attenta attività investigativa delle Fiamme Gialle di Teramo, condotta in collaborazione con l'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato di Pescara, "ha permesso di smascherare la truffa e sequestrare nel corso dei controlli 74 congegni per il gioco che nel corso delle operazioni l'imprenditore - rivela l'Ufficiale - avrebbe cercato inutilmente di sottrarre ai controlli".

A seguito dei primi riscontri degli inquirenti eseguiti attraverso l'analisi delle banche dati e l'esame di data-base ricostruiti dagli investigatori, "il profitto incassato dall'imprenditore teramano - rivela il comandante Di Mascio - in completa evasione delle imposte supererebbe gli 8 milioni di euro.

E poiché per la truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato è prevista dalla normativa nazionale un particolare regime, "il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Teramo, condividendo pienamente le ipotesi investigative prospettate dalla locale Procura della Repubblica, ha ordinato il sequestro di conti correnti, case, magazzini, terreni e quote di società fino ad un ammontare che coprisse gran parte del profitto illecito indebitamente intascato dall'imprenditore".

21/12/2007





        
  



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