Sondaggio del Sole 24 Ore premia il Sindaco di Teramo, Gianni Chiodi.
Teramo | Il Sindaco di Teramo Gianni Chiodi, lottavo sindaco in Italia come incremento di consensi dal giorno della elezione e terzo sindaco del Centrodestra in assoluto, con il 57% dei consensi tra i cittadini.
di Nicola Facciolini

A quanto pare, nel gioco dei sondaggi ufficiali, vince ancora il Sindaco di Teramo Gianni Chiodi, l’ottavo sindaco in Italia come incremento di consensi dal giorno della elezione e terzo sindaco del Centrodestra in assoluto. Ad uscire senz’altro “vincitore” dallo studio sulla Governance nei Comuni italiani, promosso dal celebre quotidiano economico “Il Sole24Ore”, è senz’altro il Sindaco di Teramo, Giovanni Chiodi, alla guida dal 2004 di una coalizione di programma di centrodestra, con il 57% dei consensi presso i suoi concittadini.
Non siamo certo allo sfavillio mediatico internazionale delle Primarie presidenziali statunitensi che pare stiano premiando il candidato democratico Barak Hussein Obama in corsa per la Casa Bianca, ma poco ci manca. Grazie al sindaco Chiodi il Comune di Teramo ha ottenuto il 36mo posto nella classifica generale dei 106 comuni capoluogo di provincia.
Viva soddisfazione è stata espressa dai partiti della Casa delle libertà che sostengono il primo cittadino aprutino (Forza Italia, Alleanza Nazionale, Udc, Lista Civica al Centro con Chiodi). Cautamente ottimista è il Sindaco di Teramo: “Siamo certamente soddisfatti dei dati usciti fuori dal Governance Poll del Sole24Ore, andiamo avanti nel nostro lavoro al servizio della comunità aprutina, sicuri di poter contare su una solida maggioranza al Comune di Teramo”.
Il Sindaco Chiodi sembra perdere un po’ di consenso rispetto al 2004 (anno della sua prima vittoria) ma i dati indicherebbero un generale rafforzamento della sua maggioranza politico-amministrativa di centrodestra. Chiodi resta dunque saldamente in corsa per il prossimo mandato, almeno nel gradimento dei teramani. Il dato si evince dallo studio di Governance pubblicato il 7 gennaio 2008 dal Sole24Ore e compare nella graduatoria sulla Governarce Poll elaborata per il giornale economico dalla Ipr Marketing.
Rispetto al 2006, Chiodi sembra perdere lo 0,9% passando dal 57,9 al 57% dei consensi. Il dato pare comunque al di sopra del risultato elettorale del 2004, quando a Chiodi fu sufficiente raggiungere il 52,8% per conquistare la carica di Primo Cittadino al Comune di Teramo. Il Sindaco Chiodi, dunque, figura nella graduatoria nazionale al 36° posto.
Tra i 4 sindaci abruzzesi, il miglior piazzamento spetta a Luciano D’Alfonso, alla guida del comune di Pescara, 8° in classifica con il 65%, in crescita sia rispetto al 63,3 dell’anno scorso che al 53,5 delle elezioni. Massimo Cialente, Primo Cittadino de L’Aquila è 43°, in crescita sul risultato elettorale del 53,2% e stabile ora al 56%. Ultimo tra gli abruzzesi Francesco Ricci, 78°, in calo sia rispetto alla sua elezione (64,3%) che all’anno scorso (56%). Il dato di Governance delle Province, pare (il condizione è d’obbligo) invece bocciare la governance del presidente Ernino D’Agostino che si colloca al 79° posto nazionale.
Il nostro Presidente si ferma al 48,5% e figurerebbe in calo rispetto al 2007 quando era al 52,4% ed anche rispetto alle elezioni provinciali del 2004 quando ottenne il 57,4%. A sua consolazione, registra però il primato tra i colleghi abruzzesi che figurano all’85° posto (L’Aquila), all’87 (Pescara) e al 96° Chieti.
Decisamente poco bene, invece, per il Presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco: in penultima posizione tra i “governatori” d’Italia, al 45%, in ribasso addirittura di 6 punti e mezzo sul 2006. I dati cosa indicano? Secondo gli economisti sarebbero una “fotografia” politico-amministrativa. In generale, la lunga esperienza, la personalità forte, la totale assenza di esitazioni nell’accendere e spegnere la polemica, meglio se contro la propria maggioranza e il proprio partito: è l’identikit del “sindaco ideale” secondo il rigido criterio del consenso. Che pur non essendo sinonimo automatico di buona amministrazione, detterebbe all’elettore la parola definitiva nel segreto dell’urna elettorale. Se poi la spigliata sicurezza del sindaco Chiodi non si ferma alle parole, sono i dati ad indicarlo.
Il consenso record nasce anche dalla rivoluzione urbanistica che sta attraversando la città di Teramo. Ma gli aspiranti sindaci possono stare tranquilli, perché l’essere sopra le righe non è la via obbligata verso la vittoria, ossia la conquista del consenso. Per rendere stabile l'exploit, la strada della personalizzazione deve essere accompagnata da una dose di buonsenso, stando attenti a non infilarsi nelle pastoie di un braccio di ferro defatigante con la coalizione di maggioranza. Insomma, da uomo delle Istituzioni e non di partito, Chiodi dovrebbe sfuggire alla trappola delle “battaglie intestine” tesa soprattutto dai vari comitati antagonisti, di varia ispirazione personalistica, che stanno sviluppandosi come funghi in città. Si oppongano alle polemiche senza costrutto da venditori di fumo, i fatti dell’Amministrazione comunale.
Come assicurano gli analisti, pur non essendo uno strumento di previsione sull’esito delle prossime elezioni amministrative, il Governance Poll è un indice di opinione che esprime il gradimento attuale della popolazione nei confronti dei Sindaci dei comuni capoluogo, dei presidenti di Provincia e di Regione. Il peso della valutazione dei cittadini è un importante elemento da tenere in considerazione non solo per comprendere se si sta operando bene o male, ma soprattutto per verificare se le azioni messe in atto nei territori dalle singole amministrazioni siano state percepite dagli elettori e abbiano riscontrato il consenso da parte dell’opinione pubblica. È questa la modalità di lettura con cui devono essere interpretate le tre classifiche del Governance Poll.
Come leggere i dati? L’analisi tende a rappresentare e comparare il livello di consenso attuale tra tutti gli amministratori locali in modo tale da stabilire una graduatoria sulla base delle intenzioni di voto. Secondo gli esperti, tenendo presente che il giorno delle elezioni i vari amministratori hanno ottenuto percentuali di consenso diversificate tra loro, per leggere criticamente il risultato raggiunto dal singolo amministratore nel 2007, è necessario analizzare la differenza tra il consenso nel 2007 ed il voto reale ottenuto nel giorno delle elezioni e non esclusivamente il posto occupato nella classifica nazionale. In questa maniera è possibile individuare un incremento o una flessione dell'andamento del trend rispetto al dato ufficiale. Vista l'elevata numerosità campionaria, le interviste sono state realizzate nell'arco di tre mesi.
Quindi, per rendere comparabile il consenso espresso nei confronti degli amministratori in uno spazio temporale diverso, è stato chiesto agli elettori di esprimersi giudicando i Sindaci e i Presidenti rispetto all'operato complessivo dell'anno e non solo in relazione alle tematiche emergenti al momento dell'intervista. Con questa metodologia si è così garantito che il giudizio non fosse esclusivamente in relazione all'incidenza delle problematiche in essere bensì a una valutazione più ampia e complessiva dell'operato dell'amministrazione nell’arco del 2007. Viva soddisfazione è stata espressa dai partiti della Casa delle libertà che sostengono il primo cittadino aprutino.
Non siamo certo allo sfavillio mediatico internazionale delle Primarie presidenziali statunitensi che pare stiano premiando il candidato democratico Barak Hussein Obama in corsa per la Casa Bianca, ma poco ci manca. Grazie al sindaco Chiodi il Comune di Teramo ha ottenuto il 36mo posto nella classifica generale dei 106 comuni capoluogo di provincia.
Viva soddisfazione è stata espressa dai partiti della Casa delle libertà che sostengono il primo cittadino aprutino (Forza Italia, Alleanza Nazionale, Udc, Lista Civica al Centro con Chiodi). Cautamente ottimista è il Sindaco di Teramo: “Siamo certamente soddisfatti dei dati usciti fuori dal Governance Poll del Sole24Ore, andiamo avanti nel nostro lavoro al servizio della comunità aprutina, sicuri di poter contare su una solida maggioranza al Comune di Teramo”.
Il Sindaco Chiodi sembra perdere un po’ di consenso rispetto al 2004 (anno della sua prima vittoria) ma i dati indicherebbero un generale rafforzamento della sua maggioranza politico-amministrativa di centrodestra. Chiodi resta dunque saldamente in corsa per il prossimo mandato, almeno nel gradimento dei teramani. Il dato si evince dallo studio di Governance pubblicato il 7 gennaio 2008 dal Sole24Ore e compare nella graduatoria sulla Governarce Poll elaborata per il giornale economico dalla Ipr Marketing.
Rispetto al 2006, Chiodi sembra perdere lo 0,9% passando dal 57,9 al 57% dei consensi. Il dato pare comunque al di sopra del risultato elettorale del 2004, quando a Chiodi fu sufficiente raggiungere il 52,8% per conquistare la carica di Primo Cittadino al Comune di Teramo. Il Sindaco Chiodi, dunque, figura nella graduatoria nazionale al 36° posto.
Tra i 4 sindaci abruzzesi, il miglior piazzamento spetta a Luciano D’Alfonso, alla guida del comune di Pescara, 8° in classifica con il 65%, in crescita sia rispetto al 63,3 dell’anno scorso che al 53,5 delle elezioni. Massimo Cialente, Primo Cittadino de L’Aquila è 43°, in crescita sul risultato elettorale del 53,2% e stabile ora al 56%. Ultimo tra gli abruzzesi Francesco Ricci, 78°, in calo sia rispetto alla sua elezione (64,3%) che all’anno scorso (56%). Il dato di Governance delle Province, pare (il condizione è d’obbligo) invece bocciare la governance del presidente Ernino D’Agostino che si colloca al 79° posto nazionale.
Il nostro Presidente si ferma al 48,5% e figurerebbe in calo rispetto al 2007 quando era al 52,4% ed anche rispetto alle elezioni provinciali del 2004 quando ottenne il 57,4%. A sua consolazione, registra però il primato tra i colleghi abruzzesi che figurano all’85° posto (L’Aquila), all’87 (Pescara) e al 96° Chieti.
Decisamente poco bene, invece, per il Presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco: in penultima posizione tra i “governatori” d’Italia, al 45%, in ribasso addirittura di 6 punti e mezzo sul 2006. I dati cosa indicano? Secondo gli economisti sarebbero una “fotografia” politico-amministrativa. In generale, la lunga esperienza, la personalità forte, la totale assenza di esitazioni nell’accendere e spegnere la polemica, meglio se contro la propria maggioranza e il proprio partito: è l’identikit del “sindaco ideale” secondo il rigido criterio del consenso. Che pur non essendo sinonimo automatico di buona amministrazione, detterebbe all’elettore la parola definitiva nel segreto dell’urna elettorale. Se poi la spigliata sicurezza del sindaco Chiodi non si ferma alle parole, sono i dati ad indicarlo.
Il consenso record nasce anche dalla rivoluzione urbanistica che sta attraversando la città di Teramo. Ma gli aspiranti sindaci possono stare tranquilli, perché l’essere sopra le righe non è la via obbligata verso la vittoria, ossia la conquista del consenso. Per rendere stabile l'exploit, la strada della personalizzazione deve essere accompagnata da una dose di buonsenso, stando attenti a non infilarsi nelle pastoie di un braccio di ferro defatigante con la coalizione di maggioranza. Insomma, da uomo delle Istituzioni e non di partito, Chiodi dovrebbe sfuggire alla trappola delle “battaglie intestine” tesa soprattutto dai vari comitati antagonisti, di varia ispirazione personalistica, che stanno sviluppandosi come funghi in città. Si oppongano alle polemiche senza costrutto da venditori di fumo, i fatti dell’Amministrazione comunale.
Come assicurano gli analisti, pur non essendo uno strumento di previsione sull’esito delle prossime elezioni amministrative, il Governance Poll è un indice di opinione che esprime il gradimento attuale della popolazione nei confronti dei Sindaci dei comuni capoluogo, dei presidenti di Provincia e di Regione. Il peso della valutazione dei cittadini è un importante elemento da tenere in considerazione non solo per comprendere se si sta operando bene o male, ma soprattutto per verificare se le azioni messe in atto nei territori dalle singole amministrazioni siano state percepite dagli elettori e abbiano riscontrato il consenso da parte dell’opinione pubblica. È questa la modalità di lettura con cui devono essere interpretate le tre classifiche del Governance Poll.
Come leggere i dati? L’analisi tende a rappresentare e comparare il livello di consenso attuale tra tutti gli amministratori locali in modo tale da stabilire una graduatoria sulla base delle intenzioni di voto. Secondo gli esperti, tenendo presente che il giorno delle elezioni i vari amministratori hanno ottenuto percentuali di consenso diversificate tra loro, per leggere criticamente il risultato raggiunto dal singolo amministratore nel 2007, è necessario analizzare la differenza tra il consenso nel 2007 ed il voto reale ottenuto nel giorno delle elezioni e non esclusivamente il posto occupato nella classifica nazionale. In questa maniera è possibile individuare un incremento o una flessione dell'andamento del trend rispetto al dato ufficiale. Vista l'elevata numerosità campionaria, le interviste sono state realizzate nell'arco di tre mesi.
Quindi, per rendere comparabile il consenso espresso nei confronti degli amministratori in uno spazio temporale diverso, è stato chiesto agli elettori di esprimersi giudicando i Sindaci e i Presidenti rispetto all'operato complessivo dell'anno e non solo in relazione alle tematiche emergenti al momento dell'intervista. Con questa metodologia si è così garantito che il giudizio non fosse esclusivamente in relazione all'incidenza delle problematiche in essere bensì a una valutazione più ampia e complessiva dell'operato dell'amministrazione nell’arco del 2007. Viva soddisfazione è stata espressa dai partiti della Casa delle libertà che sostengono il primo cittadino aprutino.
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12/01/2008
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