Pinocchio Gerontologico, terza parte
San Benedetto del Tronto | Non so cosa pensasse Collodi della vecchiaia, se ritenesse di viverla, e come.
di Domenico Sabatini
Ignoro se nella quantità enciclopedica di libri di mitologia, di letteratura maggiore e minore, di religione, di alchimia, di storia, di astrologia, di omeopatia (che non fa mai male), che egli fu obbligato a leggere per sostenere le affettuose interpretazioni dei posteri (32 - trentadue), ce ne fosse qualcuno indirizzato alla gerontologia.
Quanto io scrivo è certamente arbitrario, ma insieme documentato.
Non ho eseguito studi approfonditi sui riferimenti culturali o sulla biografia dell'Autore. La prima fonte che ho utilizzato è lo stesso libro, per una ricerca anche certosina, ma fuori da ogni metodologia validata.
A mio sostegno ho solo una visione di corsia d'ospedale, molto poetica ma poco scientifica: una vecchina che leggeva "Le avventure di Pinocchio" col libro capovolto, e vedeva tutto chiarissimo da quella prospettiva. Da lì l'idea che a percorrere questa strada strampalata non si andava da nessuna parte, ma ci si potesse avvicinare. Fin dall'esordio del libro: due vecchi per due esempi antitetici di vecchiaia, di cui uno addirittura padre del protagonista.
Un po' mi ha aiutato anche Marco Aurelio (l'imperatore romano), quando scrive: "Ricordati che colui che tira i fili è questo Essere celato in noi, è Lui che suscita la nostra parola, la vita nostra, è Lui l'Uomo...Cosa ben più divina delle passioni che ci rendono simili a marionette e nient'altro".
Lo confesso. Il brivido della scoperta nacque lì, quando ritrovai in un passo di due secoli fa, due riferimenti - neppure nascosti - di Pinocchio, due capisaldi di quella storia: il demiurgo e la marionetta.
Poi è arrivato J. Hillmann con la sua teoria dell'anima divisa equamente tra puer e senex.
Allora: "E se Geppetto e Pinocchio fossero la metà della stessa anima? Se la storia venisse letta come la storia del senex/Geppetto alla ricerca, alla scoperta e al governo del puer/Pinocchio per ricostruire l'anima intera?"
D'altronde Pinocchio non realizza una metamorfosi. Muore un burattino e nasce un bambino. Nasce un nuovo essere, ed il burattino rimane a testimoniare un messaggio di continuità.
E' Geppetto a vivere la metamorfosi. Si trasformerà da "vecchietto tutto arzillo" (capitolo II) in "vecchio ...sano, arzillo e di buon umore" (capitolo XXXVI).
Verrà promosso da falegname a "intagliatore".
L'idea - ne convengo dall'alto della mia vanità - è sconvolgente. Ma non fasulla.
Alla prossima puntata.
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23/03/2008
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