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"Lavori sulla costa: il Comune controlli"

Porto Sant'Elpidio | Il circolo di Legambiente di Porto Sant'Elpidio ancora preoccupato per la realizzazione di scogliere; "Tutto il tratto sud sta andando allo sfascio, per rimediare hanno dovuto scaricare tonnellate di ghiaia dalla foce del Tenna: è legale?"

Un tratto del lungomare Faleriense

Arriva ormai alla fase finale l'opera di difesa costiera di Porto Sant'Elpidio. Un intervento complesso, con la realizzazione di scogliere sommerse su circa due chilometri e mezzo di costa, e che si concluderà con il ripascimento di sabbia, iniziato proprio in questi giorni. E sul tema, che già nei mesi scorsi ha scatenato notevoli polemiche, torna ad attaccare la  locale sezione di Legambiente, presieduta da Adriano Santato. 

"Sosteniamo da sempre che le scogliere non sono la risposta adeguata alla distruzione della spiaggia -  nota Legambiente - Ma ora succede qualcosa di diverso e ben più grave: le scogliere posizionate da oltre un anno distruggono la costa. Già un anno fa avevamo lanciato l'allarme. Ora il tratto di spiaggia dal pennello sul Tenna a via Faleria è stato distrutto. Durante il mese di marzo l'acqua è entrata nel camping "Le mimose" e nell'emergenza centinaia di camion di inerti prelevati dalla foce del Tenna sono stati scaricati a protezione di questa spiaggia. Ormai, a lavori pressoché finiti, è tutto il litorale, fino al centro, in emergenza".

Un attacco duro, quello di Legambiente, ai lavori, ormai in fase conclusiva, realizzati dal Comune insieme alla Regione Marche. "Chiediamo a Comune e Regione - nota ancora Legambiente - se il progetto "Modimar" è stato un buon progetto e, se è così, chiediamo  perché  la spiaggia è distrutta o compromessa. Alla Provincia chiediamo se il prelievo di inerti dalla foce del Tenna rispetta la normativa a tutela dei fiumi. Alla Regione chiediamo spiegazioni sulla origine di questa emergenza e se l'impiego degli stessi inerti è coerente col piano coste. Segnaliamo inoltre che gli inerti depositati dai camion sono stati riportati in mare dal moto ondoso e quindi la spiaggia dal pennello a via Faleria resta nelle precedenti condizioni di distruzione. Chiediamo una verifica tecnico-amministrativa sulla congruità tra obiettivi del progetto e risultati".

01/04/2008





        
  



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