Una stagione indimenticabile culminata, domenica scorsa, con la promozione in serie D. Livelli così, il calcio cittadino, non li raggiungeva da tempo. Con l'Elpidiense Cascinare, squadra risultato della fusione tra le due più importanti realtà del calcio di Sant'Elpidio a Mare, due promozioni consecutive, ed un sogno che si avvera. Ma ora? Quel che preoccupa riguarda l'agibilità delle strutture sportive cittadine, non idonee, con ogni probabilità, ad ospitare partite di un campionato nazionale dilettanti. Ragioni per cui Comune e società sportiva si incontreranno nei prossimi giorni.

Le strutture, specie per quanto riguarda le tribune, allo stato attuale, non sono idonee alla serie D. Mancano spazi divisori tra gli spalti di squadra casalinga ed ospite, forse ci sarà da rivedere qualcosa per quanto riguarda l'illuminazione e gli spogliatoi, e potrebbe esserci qualche problema per vie di fuga e parcheggi. Se ne saprà di più giovedì mattina, quando un tecnico della lega calcio arriverà a Sant'Elpidio a Mare e visiterà entrambi gli stadi, il Vincenzo Ciccalè di Cascinare, dove la squadra ha giocato fino ad oggi, e il Montevidoni di S.Elpidio a Mare. Dopo il sopralluogo, si saprà cosa effettivamente manca ai due impianti.

Quello di Cascinare è di proprietà privata, l'altro è comunale, e su questo stadio, ad intervenire sarebbe chiamata l'Amministrazione comunale. Che ha già dato la propria disponibilità. "Ci incontreremo a giorni con il presidente dell'Elpidiense Cascinare Giuseppe Torresi - spiega il sindaco Alessandro Mezzanotte - per valutare come muoverci per adattare le strutture sportive elpidiensi. Da parte dell'Amministrazione comunale abbiamo già assicurato la più completa disponibilità ad intervenire, ora ascoltiamo quali saranno le richieste della società. E' normale che al comune spetti metter mano sulla struttura di sua proprietà. Per quanto riguarda l'impianto privato, il discorso è diverso. Il comune è disponibile a fare la propria parte, anche perché  non dispiacerebbe la squadra della città nello stadio del capoluogo. Ma prima di prendere ogni decisione dobbiamo confrontarci con il presidente e la società dell'Elpidiense Cascinare".