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Inaugurato il Parco della Scienza della Città di Teramo. Aperta la Ludoteca scientifica.

Teramo | La Ludoteca scientifica di Teramo partecipa all’iniziativa, promossa per il terzo anno consecutivo dal Ministero della Cultura francese, “Nuit des musées” che vedrà coinvolti, il 17 maggio, musei, sale espositive e più di 1000 istituti culturali.

di Nicola Facciolini

L'artista spaziale Italo Rodomonti

La Città di Teramo ha saggiamente conquistato le cronache nazionali anche grazie alla sua Ludoteca scientifica, "uno spazio polifunzionale protetto, destinato ai minori di età compresa fra i 3 ed i 17 anni - come recita l'art. 31 della Convenzione dei diritti del fanciullo, un articolato approvato dall'ONU e da tutti i Paesi ad esso aderenti - dove vengono svolte attività ludico-ricreative, educative e culturali, individuali e di gruppo. Ha lo scopo di favorire la socializzazione, la capacità creativa ed espressiva, l'educazione all'autonomia ed alla libertà di scelta dei minori". 

La Comunità Europea ha recepito questa definizione che in Italia le singole regioni hanno adottato. L'Abruzzo lo ha fatto con la legge regionale 22 luglio 1977, n° 66. Sì, perché paleontologi, biologi, fisici, matematici, ingegneri e scienziati, si diventa. In ossequio al saggio brocardo:"se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco", lunedì 28 aprile 2008, è stata inaugurata la Ludoteca tecnico-scientifica nel Parco della Scienza "Città di Teramo" (ex Centro Multimediale e Culturale) nell'ex area Gavini, in via Tripoti nel quartiere Gammarana.

Un progetto regionale POR Abruzzo Ob. III 2000/2006, costato finora 900mila euro, che vede coinvolte le tre università abruzzesi, il Comune di Teramo, la Regione Abruzzo e l'Unione Europea. Capofila del progetto è l'Università di Teramo. La realizzazione del materiale didattico è a cura della Stoneage Srl, società operante in tutto il mondo nel campo delle scienze della Terra. Finalità del progetto, approvato il 5 giugno 2007, è progettare e sperimentare una Ludoteca sviluppata secondo il modello museale di Science Center dove l'interattività tra visitatori e oggetti è il concetto portante sviluppato intorno ai 4 elementi primordiali dell'Universo.

Al Parco della Scienza di Teramo dal 28 aprile al 17 maggio 2008 (fine della fase di sperimentazione della Ludoteca) saranno svolte visite guidate per le scolaresche: 1500 ragazzi provenienti dalle scuole elementari e medie di tutte le province abruzzesi (i bambini della "Noe Lucidi" di Teramo hanno aperto ufficialmente "le danze") invaderanno pacificamente gli exhibit della Ludoteca.

Dove, alla scoperta dei quattro elementi della Natura e della sperimentazione galileiana, vige la regola universale:"vietato non toccare!". L'abbattimento delle barriere architettoniche garantisce la fruizione ai diversamente abili. Sabato 17 maggio, alle ore 21 nella Ludoteca tecnico-scientifica Giorgio Celli presenterà "Darwin delle Scimmie", una produzione dell'Università di Teramo per la regia di Mario Villani con Claudio Venturelli e con un gruppo di studenti. Un modo, senz'altro interessante, per diffondere in forma teatrale la vita e le opere del padre dell'evoluzione mixando didattica e spettacolo, biologia e gioco, natura e cultura, umorismo e scienza.

La Ludoteca tecnico-scientifica di Teramo, partecipa all'iniziativa, promossa per il terzo anno consecutivo dal Ministero della Cultura francese, "Nuit des musées" che vedrà coinvolti, il 17 maggio, musei, sale espositive e più di 1000 istituti culturali europei. In uno scenario internazionale dove il confronto e la competizione si realizzano ormai sul piano dell'innovazione continua, l'istruzione e la formazione scientifica rappresentano un elemento decisivo del confronto.

Se India e Cina sfornano ogni anno decine di migliaia di ingegneri e fisici, di età media sui 22 anni, se l'Abruzzo sforna il 30% in meno di laureati in discipline scientifiche rispetto al resto della Nazione e il 50% in meno rispetto all'Unione Europea, bisognerà ripensare gli schemi educativi generali, partendo proprio dagli "Elementi in gioco" nel Parco della Scienza di Teramo.

Una rivoluzione necessaria, per gli educatori. Il mondo della ricerca deve anche relazionarsi direttamente con le realtà locali, culturali, sociali ed istituzionali sensibilizzando il cittadino alla cultura ed all'informazione scientifica ed aprire dei canali di comunicazione e colloquio diretto con la società. La Ludoteca scientifica potrà essere un mezzo semplice ma efficace di proporre i metodi della ricerca scientifica, i suoi obiettivi , i risultati raggiunti e l'impatto con la vita quotidiana ad interlocutori di diversi livelli di istruzione ed ogni grado di scolarizzazione.

I visitatori della mostra dovrebbero essere invitati a riprodurre direttamente gli esperimenti proposti, a suggerire ipotesi ed a verificarle, accompagnati e stimolati dagli stessi ricercatori che escono dai loro laboratori e da studenti-tutor che verifichino il loro apprendimento accademico al di fuori delle aule. La realizzazione della mostra e la sua apertura al pubblico è nata dalla sinergia e cooperazione tra docenti, ricercatori e tecnici che frequentano diversi enti di ricerca (Infn, Inaf) ed operano in svariati campi di ricerca, con l'obiettivo comune di colloquiare con la società che da una parte sostiene la ricerca ma è anche la beneficiaria degli risultati e delle applicazioni che la ricerca stessa produce.

L'approccio divertente ed accattivante con il quale gli animatori della Ludoteca scientifica si propongono ai visitatori permetterà di raggiungere gli obiettivi prefissati, in particolare di: interessare i ragazzi alle scienze a partire dai bambini così curiosi e ricettivi; contribuire alla formazione scientifica permanente degli adulti informandoli sui metodi e gli obiettivi della ricerca scientifica che tanto condiziona l'attuale stato sociale; favorire l'aggiornamento spontaneo e la formazione di insegnanti e docenti fornendo loro uno "strumento" integrativo e complementare ai tradizionali testi scritti ed agli emergenti mezzi telematici e multimediali.

La realizzazione Ludoteca (legge regionale 22 luglio 1977, n° 66) è stata concertata dalle tre università abruzzesi che hanno collaborato al progetto regionale di formazione tecnico-scientifica con cui si punta a sensibilizzare i più giovani e a stimolare la curiosità verso le materie sperimentali. La struttura della Ludoteca si sviluppa secondo un concetto evoluzionistico che parta dalle molecole più piccole agli organismi complessi.

Il percorso didattico vede postazioni per i 4 elementi naturali: aria, acqua, terra e fuoco che sono illustrati con strutture interattive e funzionali. Fino al 17 maggio la Ludoteca sarà visitata da 1.500 ragazzi provenienti dalle scuole elementari e medie di tutte le province abruzzesi. Gli alunni, nel corso della visita, saranno seguiti da tutor-animatori selezionati tra gli studenti delle tre università abruzzesi che illustreranno ai piccoli scolari, tramite supporti visivi e simulazioni, i meccanismi che regolano la vita, l'ambiente e la tutela della biosfera.

Ogni postazione (mare e onde; esplorare una cellula; energia dal vento; il clima e i suoi impatti; il Sole e l'energia solare; dal magma al Dna; fossili ed evoluzione; terreno e agricoltura) prevede un percorso di 20-40 minuti dove troveranno espressione, sotto forma di gioco ed esperimenti, come la galleria dell'aria e la cellula interattiva, l'area paleontologica dall'università di Chieti-Pescara (prof. Luigi Capasso), l'area biomedica dall'Università di Teramo (prof.ssa Barbara Barboni) e l'area ingegneristica e dell'informazione dall'Università di L'Aquila (prof. Carlo Cecati).

"Il progetto - spiega il Magnifico Rettore dell'Ateneo aprutino, il professor Mauro Mattioli - intende rispondere alle sfide future che attendono i giovani: tra alcuni anni saremo in 25 miliardi sulla Terra e dovremo saper risolvere molti più problemi degli attuali". Entusiasta il Sindaco di Teramo, Gianni Chiodi, che apre la struttura anche alle università private ed alle imprese, non sempre ben viste dagli accademici.

"Non demonizziamo il privato che vuole investire nel pubblico aumentando le nostre libertà e possibilità: la ludoteca - sostiene il sindaco Chiodi - scommette sui giovani e sarà a disposizione di tutti per accogliere tutti i progetti di orientamento tecnico-scientifico. Un ringraziamento è dovuto alla Regione (che ha stanziato i primi 600mila euro per l'avvio del progetto) tenendo fede agli impegni e al Rettore dell'Università di Teramo per la visione strategica che ha mostrato verso la città. La costruzione di relazioni importanti è fondamentale per la crescita di Teramo e la cultura è il ponte per volgere lo sguardo verso il futuro".

E la settimana prossima, il 6 maggio, sempre al Parco della Scienza di Teramo, aprono il Galileium, il Museo interattivo della Fisica e dell'Astrofisica, e la sede regionale Eurispes. "Le imprese hi-tech e le università private, si facciano avanti" - chiosa Chiodi, anche perché il finanziamento regionale della programmazione 2007-2013 è ancora in fieri. E poi, venerdì 9 maggio nell'Aula Magna dell'Università di Teramo, alle ore 11, il pubblico sarà intrattenuto dal "Gastro-dialogo" attorno alla pasta, tra partiture colte, con la "Maccheronea" di Sergio Grasso, Gino Cogliandro e Lallo Circosta. Un'avventura sulla storia e geografia della pasta, ma anche letteratura, curiosità e appunti di tecnologia alimentare.

Mercoledì 14 maggio nell'Aula Magna del Campus di Coste Sant'Agostino, alle 11, farà il suo ingresso Dario Fo incontrando gli studenti e alle 21 terrà il suo spettacolo. La Città della Scienza di Teramo sarà un piccolo scrigno della divulgazione scientifica sul territorio di prestigiosi Enti di ricerca quali: l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Subnucleare (Infn), l'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), il Centro Ricerche Nucleari di Ginevra (Cern), il Laboratorio Nazionale del Gran Sasso dell'Infn (Lngs).

Qui gli scienziati potranno dialogare con i cittadini, liberamente. In totale libertà.

30/04/2008





        
  



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