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"Il Centro grande come i valori che esprime". Così l'on. Adornato all'Udc di Fermo

Fermo | Tappa nel quinto capoluogo marchigiano per il Presidente dei Circoli Liberal. Nella tavola rotonda di ieri martedì 8 aprile, su invito del candidato Udc al Senato, Nello Raccichini, discussi alcuni temi culturali della nuova partecipazione democratica.

di Fabio Scatasta

L'On. Ferdinando Adornato al centro insieme ai dirigenti locali Udc, Recchioni, Raccichini e Ciccanti

Tra i graditi ospiti al pranzo politico organizzato dal candidato Udc fermano al Senato, Nello Raccichini, presso il ristorante "Baccanalia" di Fermo erano presenti altre personalità uddiccine loacli: il senatore Amedeo Ciccanti, capolista tra i candidati alla Camera, il Segretario comunale di Fermo, Andrea Recchioni e il Capogruppo consiliare Giovanni Lanciotti, il dirigente montegranarese Milco Vitali oltre a una ventina di iscritti e simpatizzanti.

A Fermo per proseguire il tour elettorale a sostegno della candidatura di Pier Ferdinando Casini alla presidenza del Consiglio, il professor Ferdinando Adornato ha risposto a diversi quesiti su problematiche attuali: sostegno alla famiglia, educazione scolastica, rilancio dell'economia nazionale e locale a beneficio della piccola e media impresa calzaturiera e dell'inserimento lavorativo dei giovani. In una attenta analisi del prossimo panorama politico italiano, Adornato ha poi espresso alcune considerazioni sugli aspetti irrisolti all'interno della nuova grande formazione guidata da Silvio Belusconi.

"Il Popolo delle Libertà - esordisce l'ex azzurro ora nelle fila dell'Unione di Centro - è oggi un partito non partito dove non ci sono regole democratiche, ordini del giorno o discussioni con possibilità di influire. Il forte disagio  che ho provato negli ultimi tempi e nella creazione imposta di due schiermaneti Il partito carismatico è importante. Berlusconi è importante per tutti noi, ma il privilegio di averlo non può trasformarsi nell'handicap di non avere un partito. Insomma, con un forte leader come Berlusconi sicuramente si possono vincere le elezioni, ma se non c'è una classe dirigente costruita non si governerà bene il paese". 

''Se la Pdl andrà al governo ora nelle file dell'Unione - spiega l'on. Adornato - il peso elettorale della Lega  si farà presto sentire, il Paese tornera' a respirare aria di secessionismo e il Sud, già allo stremo, ne pagherà le coseguenze politiche ed economiche. Qualunque sia il risultato delle urne - prosegue Adornato - ci sarebbe bisogno di un governo di grande capacità politica e indubbie qualità morali, un governo dei migliori, come lo ha definito Casini, non l'inciucio di Veltrusconi: sto proponendo un cambio di marcia e un riferimento chiaro ai valori cristiano liberali, gli stessi che aiutaroro la nazione ad uscire dalle macerie del dopoguerra''.

''Destra e sinistra, già messe alla prova, - ha concluso Adornato - hanno portato il Paese sul baratro economico, abbiamo perso quindici anni in annunci e promesse disattese. Mi auguro che questa volta gli elettori diano il voto per un'altrnativa responsbile, il Centro''.

09/04/2008





        
  



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