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Val Vibrata: otto indagati tra sindaci e vice

Teramo | La Procura della Repubblica di Teramo riapre il processo per illeciti nella gestione dei rifiuti da parte della Città Territorio alla Poliservice.

di Redazione

Sono ben otto, tra sindaci e vice in carica nel 2005 in Val Vibrata, che stamani hanno ricevuto un avviso di garanzia.

Male anche per l'architetto Iva Tassoni dell'Unione dei Comuni che ha ricevuto lo stesso provvedimento.

L'ipotesi di reato: abuso d'ufficio, come si evince dall'informazione di garanzia recapitata dalla Procura della Repubblica di Teramo agli interessati, per l'affidamento del ciclo integrato dei rifiuti da parte della Città Territorio alla Poliservice.

Con Iustini, sindaco di Colonnella che all'epoca dei fatti era presidente della Città Territorio, sono finiti al centro delle indagini anche altri volti di spicco nel panorama politico-amministrativo della Val Vibrata: il sindaco di Nereto Sergio Moroni ed il suo vice Giampiero Masi, Stefania Ferri primo cittadino di Sant'Egidio, quello di Torano Dino Pepe, Ernano Fucilitti di Sant'Omero e gli ormai ex Valerio Caserta per Alba Adriatica e Leonilde Maloni per Martinsicuro.

L'accusa è di aver approvato le diverse delibere di giunta destinate ad acquisire quote della Poliservice e ad assegnare alla società il ciclo integrato dei rifiuti, dalla raccolta allo smaltimento, in Val Vibrata.

Già il tribunale amministrativo del Tar, su denuncia dei Comuni di Corropoli e Sant'Omero, si occupò della faccenda, scagionando però Iustini e gli altri. Ora il caso è stato riaperto, questa volta con risvolti penali.

Iustini annuncia "Ho massima fiducia nella magistratura, ma ancor di più in quello che abbiamo fatto, com'è già stato verificato dal Tar. Resta intanto l'orgoglio di aver contribuito a costruire un servizio che ha fatto diventare la Val Vibrata un'eccellenza nel campo della raccolta dei rifiuti, evitando effetti o conseguenze simili a quelle della Campania".

Fuori dal mirino delle indagini i delegati alla Città Territorio di Tortoreto, Controguerra, Corropoli, Civitella e Ancarano che, probabilmente, hanno votato contro o si sono astenuti o non erano presenti al momento dell'approvazione delle delibere oggi sotto la lente d'ingrandimento della Procura.

29/05/2008





        
  



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