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Intervista allo scenografo Basili.

Montefiore dell'Aso | Il prof. Basili ha tenuto nel suo paese natio un incontro molto coinvolgente nel quale ha spiegato i segreti della preparazione di un film, con particolare attenzione alla sceneggiatura.

di Arabella Pallottini

Luca Bigazzi con il prof. Giancarlo Basili

Si è tenuto giovedì pomeriggio un altro dei tanti incontri che sono avvenuti a Montefiore dell'Aso con personaggi noti del mondo del cinema. Questi appuntamenti sono stati resi possibili grazie all'impegno del prof. Basili e con la collaborazione dell'amministrazione comunale.

Il protagonista di questo incontro è stato lo stesso Giancarlo Basili, scenografo cinematografico e teatrale. Basili, originario proprio di Montefiore dell'Aso, è una persona molto stimata che ha contribuito nel dare lustro al suo paese grazie ai suoi successi professionali, legati anche a registi di chaira fama.
Ricordiamo alcuni film per i quali ha realizzato scenografie: Nirvana di Gabriele Salvatores, La stanza del figlio e Il caimano di Nanni Moretti, Domani accadrà e Il Portaborse di Daniele Luchetti e molti altri.

Il Quotidiano.it ha intervistato Basili durante l’evento:

Da quanto tempo si occupa di cinema?
"Mi occupo di cinema da circa venti anni."

Ha iniziato il suo lavoro occupandosi di che cosa?
"Ho iniziato facendo lo scenografo di teatro e questo mi ha portato ad entrare nel mondo del cinema."

Nel campo del cinema ambisce a raggiungere qualcosa in particolare che magari non ha ancora raggiunto?
"Non miro a raggiungere qualcos'altro ma posso dire che oggi quando faccio un film ci metto lo stesso entusiasmo che ci mettevo in passato."

Ad una persona che di cinema non ne sa niente , come spiegherebbe in cosa consiste fare del cinema?
"Sicuramente si tratta di un lavoro faticoso e difficile. Ci vogliono impegno e collaborazione da parte di tutti cioè produttore, regista, macchinisti, scenografo, direttore della fotografia, ecc. E' difficile entrare nel mondo del cinema e riuscire a fare il mio mestiere. A me comunque ha aiutato molto il teatro."

C'è un film preferito tra quelli per i quali ha lavorato?
"Avrò fatto cinquanta film ed ho messo lo stesso impegno per tutti. Posso citare alcuni registi come Moretti, Salvatores, Luchetti, ecc. con i quali ho instaurato un rapporto di lavoro ma anche di amicizia."

Secondo lei che differenza c'è tra un film che viene fatto al cinema oggi rispetto ai film di ieri ricordando ad esempio i film con il grande Alberto Sordi?
"Diciamo che il rapporto è lo stesso. Prima ci sono stati momenti in cui si faceva solo commedia all'italiana. Prima si raccontava l'Italia di ieri mentre oggi si racconta l'Italia attuale e chiaramente i mezzi di realizzazione sono diversi. Siamo vicini a ieri perché il cinema si fa in mezzo alla strada."

Ci sono registi con cui non ha ancora lavorato e gli piacerebbe lavorarci insieme?
"Si, mi piacerebbe lavorare anche con le nuove generazioni come Sorrentino, Modaglioli e Delitti."

A un giovane che voglia fare lo scenografo come lei, quali consigli darebbe?
"Occorre possedere una preparazione artistica, io ad esempio vengo dall'Accademia di belle arti ma c'è anche la Scuola di cinematografia di Roma che è molto valida. Per fare lo scenografo occorre una preparazione più artistica che tecnica."

Al termine dell'intervista, Basili ha sottolineato quanto è stato importante ospitare in un paese come Montefiore dei personaggi così celebri come il produttore Barbagallo, il direttore della fotografia Bigazzi, ecc. Basili ha confessato infine il desiderio di creare a Montefiore un festival dal titolo “Il mestiere del cinema” in cui oltre ai ragazzi universitari vengono coinvolte le persone del pubblico.

L’incontro è proseguito con gli interventi degli ospiti che hanno cercato di catturare da Basili segreti e curiosità del mestiere.

Il prof. Novelli ha chiesto ad esempio come si possa diventare scenografi in Italia.
“Ci troviamo in una situazione in cui per ogni professione occorre un apprendistato.” Il prof. Basili ha così affermato che per fare lo scenografo oltre a frequentare un università specifica del settore come la Scuola di cinematografia, è importante possedere una  sensibilità artistica e una certa predisposizione.
Il Prof. Novelli ha poi sottolineato il collegamento che ci può essere tra l'economia e il cinema.
“Il denaro è solo un mezzo per soddisfare delle emozioni e il cinema rappresenta l'industria delle emozioni”.

E' stata poi proiettata una parte del film “Le chiavi di casa” di Gianni Amelio per mostrare al pubblico presente come si lavora durante la preparazione di un film. Si tratta di un film che ha vinto diversi premi internazionali.

Il prof. Bagalini ha chiesto quali sono i fattori che comportano la ripetizione delle scene cinematografiche durante le prove. Basili ha spiegato che “capita spesso che al regista o allo scenografo non vada bene la parte recitata. Ci sono molti attori che tendono a dimenticare le battute.”

L’augurio è di continuare ad avere l'onore di ospitare a Montefiore altri personaggi del campo cinematografico.

09/05/2008





        
  



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