Cercare di combattere il 'Punteruolo Rosso' con una tecnica meno drastica rispetto a quella utilizzata finora. Il summit tenutosi presso il Comune di Grottammare nel pomeriggio di mercoledì 11 giugno è servito per pianificare i futuri interventi a favore della salute delle palme, messa a rischio dalla voracità del pericoloso insetto.

Presenti all'incontro rappresentanti dei Comuni di San Benedetto e di Grottammare, insieme ai tecnici dell'ASSAM (Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche) che da mesi si occupano del monitoraggio degli arbusti. Imbarazzante l'assenza di esponenti della Provincia e della Regione, invitati alla riunione e non presentatisi. Un comportamento che dimostra uno scarso interesse per un problema fortunatamente ancora marginale, ma che rischia di compromettere seriamente l'immagine della nostra Riviera, non a caso chiamata Riviera delle Palme.

I presenti hanno comunque gettato le basi per la stipula di un protocollo di sperimentazione, che consentirà di trattare le palme malate con una tecnica meno invasiva rispetto all'unica finora conosciuta: l'abbattimento e la distruzione dell'arbusto. La tecnica, già sperimentata su alcune palme di Grottammare con risultati abbastanza soddisfacenti, consiste nel tagliare le foglie più esterne, lasciando solo il nucleo centrale della pianta e bombardarlo poi di trattamenti, naturalmente non tossici per le falde acquifere.

Dalla prossima settimana poi entreranno in campo i volontari della Protezione Civile, essi controlleranno certosinamente ogni palma, alla ricerca degli esemplari malati.

A San Benedetto, per ora, la situazione sembra sotto controllo. Le trappole istallate nei giorni scorsi non hanno catturato alcun ‘Punteruolo' ed i controllo degli uomini dell'Ufficio Parchi e Giardini non hanno individuato nessun nuovo albero colpito.

A Grottammare invece la faccenda è diversa. Le trappole hanno catturato 4 esemplari del temuto coleottero e, negli ultimi giorni, si sono registrati altri 2 casi di palme attaccate, entrambe sul lungomare sud della cittadina. E' stata colpita anche una delle palme centenarie che abbelliscono il Giardino Comunale ed ora gli esperti della Perla dell'Adriatico stanno facendo di tutto per salvarla.

"Comunque non si tratta di una situazione grave - valuta Lanfranco Cameli responsabile dell'Ufficio Parchi e Giardini del Comune di San Benedetto - in alcune città della Sicilia (regione fortemente colpita dal ‘Punteruolo' ndr) le trappole hanno raccolto oltre 50 esemplari dell'insetto divora palme". Ma certamente gli addetti ai lavori non dormono sonni tranquilli.

Il periodo peggiore, infatti, deve ancora arrivare: "Tra fine agosto ed inizio settembre avremo la maggiore concentrazione di esemplari in circolazione", continua Cameli spiegando come in questi giorni i coleotteri si stiano riproducendo. Alla fine dell'estate avremo quindi, oltre agli esemplari adulti, anche due tipi di larve in diversi stadi di 'maturazione'. Più piccole dei loro ‘genitori', ma non meno affamate della succulenta polpa di palma.

Un problema che dovrà essere affrontato in modo sinergico da tutte le istituzioni del territorio. Ed occorre agire con il dovuto anticipo, affinché una situazione relativamente tranquilla non si trasformi in una vera emergenza.