Dal segretario dell'Udc di Fermo Andrea Recchioni riceviamo e pubblichiamo: 

"Ora basta: la misura è veramente colma! Quasi ogni giorno noi cittadini del Fermano dobbiamo assistere a prese di posizione di politici o partiti del capoluogo ascolano, di qualche sindaco di quel territorio e addirittura di dipendenti pubblici della provincia di Ascoli che si pronunciano in maniera perentoria e sgradevole contro la provincia di Fermo,chiedendone la revoca o almeno la sospensione, adducendo motivi di contenimento della spesa pubblica e ragioni quasi di presunta "lesa maestà" contro Ascoli.

"Come noto a tutti, la provincia di Fermo è stata voluta con voto pressocché unanime da Camera e Senato nel 2004, quindi da ben quattro anni la relativa legge istitutiva è cogente ed irreversibile; nella primavera prossima voteremo per il nostro primo consiglio provinciale. Come confermato anche da molti osservatori estranei a questi territori, non è mai capitato nelle vicende relative al distacco di Rimini da Forlì, di Lecco da Como e Bergamo etc. (le otto province istituite nel 1992 dal Governo), come anche di Monza da Milano e di Barletta da Foggia e Bari, di riscontrare una così pervicace opposizione da parte dell'ex capoluogo di provincia in antitesi ad una altrettanto legittima totalitaria determinazione da parte di chi vuole la nuova provincia.

Nel Fermano tutta la società politica, economica, civile e religiosa da sempre è schierata per la nuova provincia. Se continua così, viste anche nel corso del tempo alcune dichiarazioni di tipo colonialista di politici ascolani su Fermo, si allargherà sempre di più il fossato che divide le due comunità. Secondo me, è molto più giusto e sensato un distacco consensuale e sereno da parte di Ascoli, come d'altronde molti altri politici sinceramente democratici e lungimiranti sostengono. Ne guadagnerebbe...il buon senso, ma soprattutto entrambe le comunità".