Il no al Parco Marino, a questo punto, potrebbe non essere più questione di questo o quel Comune, ma un progetto destinato a naufragare definitivamente. E' quanto ha lasciato intendere questa mattina a Porto San Giorgio l'on. Remigio Ceroni, parlamentare del Pdl, presente ad un incontro con in vongolari nell'area portuale. Presenti anche componenti dell'Amministrazione comunale sangiorgese, che come noto, nei giorni scorsi, ha deliberato la propria non adesione all'Area marina protetta. Un no che di fatto ha escluso anche Porto Sant'Elpidio, che avrebbe aderito solo per una porzione molto modesta di territorio, appena 400 metri. 

Ceroni ha lasciato però intendere che non ci sarà alcun Parco Marino. "Questa è un'idea un po' capricciosa - spiega il parlamentare azzurro - venuta al presidente della Provincia Massimo Rossi molto tempo fa. Sarà anche un bravo amministratore, e magari, quando il progetto è partito, aveva un senso. Ma le buone idee, a mio avviso, sono quelle che si realizzano subito, non quelle che richiedono 20 anni di tempo per realizzarsi. Al momento, l'unica certezza è che il Parco Marino porterà alla perdita di posti di lavoro".

Poi, il de profundis sull'Area marina protetta del Piceno. "Posso assicurare - le parole di Ceroni - che il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo non firmerà nessun atto istitutivo per il Parco Marino. Non c'è alcuna disponibilità economica e nessuna copertura finanziaria che renda pensabile l'istituzione di questo nuovo ente. Portare avanti scelte di questo tipo, in questo periodo, con la condizione economica disastrosa che il Paese deve affrontare, è impensabile. Voglio tranquillizzare i vongolari e tutte le categorie preoccupate per l'istituzione di questo nuovo organismo, perché dal Governo non arriverà il via libera".