Reperti del Neolitico a Porto Sant'Elpidio: li studia l'Università
Porto Sant'Elpidio | Ritrovati in un lotto di terreno reperti ceramici che potrebbero avere oltre 5.000 anni; erano in una cavità ovale insieme a resti di ossa.
di Pierpaolo Pierleoni
Reperti neolitici ritrovati nel terreno di Porto Sant'Elpidio. La sorprendente scoperta è stata fatta al confine con Sant'Elpidio a Mare, in via Garda, in un lotto privato della famiglia Tombolini. Si tratta di una cavità ovale, al cui interno sono stati ritrovati resti di ossa animali e frammenti ceramici di storia millenaria. Si tratta di gran lunga del ritrovamento più antico effettuato a Porto Sant'Elpidio, e dai primi elementi si può pensare appartengano appunto al Neolitico.
Ad interessarsi, subito dopo aver ricevuto notizia dei reperti, sono stati sia l'Università di Macerata che la Soprintendenza per i beni archeologici delle Marche.
Terminata la fase di ricerche e scavi stratigrafici, si passa ora allo studio dei materiali, che consentirà nei prossimi mesi di avere notizie più precise e dettagliate. Ad occuparsi delle ceramiche neolitiche elpidiensi, ma anche dei frammenti ossei e di altri resti vegetali, saranno gli archeologi dell'ateneo maceratese, oltre a quelli dell'Università la Sapienza e del Museo Pigorini di Roma.
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29/07/2008
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