La convocazione del Consiglio comunale presieduto dal sindaco Benedetti del 31 luglio, alle ore 17, ha provocato sconcerto nei banchi della minoranza. Secondo Achilli e Sforza un orario che non permette a tutti di poter presiedere l'appuntamento.

Il sindaco gela subito la questione con un deciso "questa volta non si poteva fare altrimenti" ma Sforza incalza di nuovo su altri fronti. Il baffo storico montegiorgese, dati ufficiali alla mano avrebbe qualcosa da ridire sui tempi di anticipo per la convocazione dei consigli comunali. Sempre secondo Sforza, i dati degli ultimi due anni decreterebbero come la giunta Achilli abbia sempre comunicato in anticipo di cinque giorni l'appuntamento del consiglio, tempo di scarto che  l'amministrazione Benedetti non avrebbe sin ora rispettato.

Liberati, con delega al bilancio, blocca subito l'accusa della minoranza ricordando di una occasione nella quale, secondo l'anche vicesindaco, l'amministrazione Achilli avrebbe quasi terminato il consiglio in breve tempo e in quasi totale assenza dell'allora minoranza concludendo in tempi record e non attendendo l'arrivo degli altri consiglieri in ritardo di poco tempo.

Liberati sostiene che si, è stata lasciata una quota all'amministrazione entrante, ma tale quota non permetterebbe una grande attività di iniziative e impegni da prendere. Sforza non si dà comunque per vinto e riprende il discorso sostenendo che l'amministrazione Achilli ha lasciato un bilancio che permetta al comune una spesa complessiva di quarantadue euro ad abitante, cifra considerata alta. Luciani della maggioranza inoltre tira in ballo la questione delle cause in corso del comune e sostiene che, qualora andassero disgraziatamente male per l'ente, non basterebbero nemmeno il doppio di denari del "tesoretto" per pagare tali pendenze.

Giuliana Nerla aggiunge invece che l'avanzo è tantissimo, pensando che con sole trentamila euro lei doveva portare avanti tutta una annata culturale quando rivestiva tale assessorato. Gentili della minoranza appunta che le cause, tutte ereditate, dice lui, qualora dovessero protrarsi particolarmente, dovranno essere condotte tutte sino all'ultimo grado di giudizio in quanto altrimenti si avrebbe comportamento negligente verso la giustizia. Achilli torna sul disavanzo sostenendo che non era suo compito creare un surplus di avanzo, perchè si tratta di un ente e non un'attività lucrativa.

L'ex sindaco risponde anche all'accusa postagli dalla maggioranza che puntava il dito contro alcuni lavori malfatti, spiegando che il controllo dei lavori non spetta al sindaco ma all'ufficio tecnico. E' Sforza a riprendere la parola sostenendo che non ci sono opere incompiute ma opere che non hanno avuto tempo per essere terminate. Sempre per lo stesso non c'è altro comune, a parte Rapagnano, che nel nostro territorio limitrofo, abbia attrezzature migliori o maggiori in numero del nostro comune; parla anche del campo della frazione pianeggiante che, per essere a norma, avrebbe bisogno di un tempo di quindici anni.

Sforza inoltre riguardo le cause comunali ne ricorda due in particolare relative agli anni 1984 e '85 accennandone altre due in seconda battuta ma senza ricordare gli anni relativi. Luciani della maggioranza lancia a quel punto una provocazione assai temeraria accusando l'attuale minoranza di aver compiuto, a suo tempo, delle spese in maniera dolosa sapendo che talune opere sarebbero andate a cattivo compimento.

Accusa compiuta in un momento di particolare fervore politico ed immediatamente ritirata ma che Achilli subito blocca con tempismo e risentimento. La scorsa amministrazione, a quanto pare, avrebbe spostato alcuni fondi, attorno ai diecimila euro, destinati inizialmente al campo sportivo, direzionandoli per il teatro: scelta legittima della allora maggioranza che quella attuale non approva. Dalle parole di Lino Liberati inoltre si apprende che è in fase di completamento definitivo il campetto di Monteverde per un ammontare di circa cinquantacinquemila euro di spesa che comprende l'impiantistica elettrica e il manto che verrà fatto in materiale sintetico.

La maggioranza inoltre parla di opere di breve realizzazione ossia la conclusione dei lavori su Palazzo Passari subito al primo piano e in un secondo tempo al secondo per portare in via definitiva il comune in quella location. Inoltre altri obiettivi a breve termine sarebbero l'asfaltazione del piazzale davanti la palestra di Piane di Montegiorgio, la sistemazione della rotonda per l'accesso in zona artigianale lì vicino e lo stanziamento di altri tredicimila euro per l'asilo.

Achilli inoltre appunta che non è stata fatta una doverosa variazione nello spostamento dei fondi comunali dall'iniziativa "Raccantando" già in essere alla nuova "Dinotterido". Stefano Marzialetti pensa alla cittadinanza quando dice di voler terminare l'asilo definitivamente, Achilli ricorda che ci sono centocinquantamila euro di finanziamenti che non debbono andare perduti e l'assessore ai servizi sociali afferma che verranno ulteriormente incrementati aggiungendo che stà per essere organizzato un "servizio civico" a tutela delle fasce deboli della collettività.

Achilli che ha letto il protocollo che regolamenta il servizio solleva un dubbio su un particolare che a suo parere risulta inutile ossia la regola della presentazione della dichiarazione ISEE da parte dei cittadini che intendono dedicarsi a tale volontariato, "per fare una specie di graduatoria", commenta Marzialetti. Per Achilli non è una buona regola per costruire una graduatoria che dovrebbe essere disciplinata diversamente.

I volontari, sempre secondo l'ex sindaco, dovrebbero essere formati adeguatamente e si dovrebbe verificare la loro attitudine psico-fisica per lo svolgimento delle mansioni attribuite in quanto sono particolarmente delicate. Una amministrazione quindi che cerca di fare più attenzione possibile allo svolgimento di tutte le matasse ma che accetta anche volentieri di tanto in tanto i consigli di una minoranza che dal canto suo ha in cantiere diversa esperienza amministrativa da sfruttare.