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Chiuso il Punto di primo intervento, la rabbia del Sindaco

Porto San Giorgio | Agostini critico: “Una scelta inaccettabile nella sostanza, perché priva la città di un servizio; e nella forma, perché non si è ritenuto di dover dare alcun preavviso, né all’Amministrazione comunale, né ai cittadini.”

"Questa mattina alle ore 9 mi sono recato al Punto di primo intervento di Porto San Giorgio, presso l'ex ospedale, in quanto già da venerdì sera alcune voci, assolutamente private e personali, mi anticipavano che stamane sarebbe occorsa la chiusura del PPI, quindi i sangiorgesi privati dei relativi servizi di medicina di base, come di suture e medicalizzazione di ferite, piccoli traumi, distorsioni, contusioni, ecc." Il sindaco di Porto San Giorgio, Andrea Agostini, spiega ai cittadini dell'assoluta sorpresa nel constatare l'imminente chiusura del punto di primo intervento senza essere stato minimamente avvisato o interpellato.

"Abituato a constatare con mano - continua il primo cittadino - mi sono recato sul posto, dove ho trovato una gentilissima dottoressa, affiancata da un'infermiera, ad espormi che il servizio è interrotto e che eventuali pazienti devono rivolgersi al Pronto soccorso di Fermo. In altre parole ho trovato una dottoressa a dirmi quello che avrebbe potuto comunicare anche un cartello: servizio interrotto. Tutto ciò è inaccettabile nella sostanza e ancor prima nella forma. Come può l'Asur sopprimere un servizio senza informare ufficialmente e tempestivamente il Sindaco e i cittadini tutti, affinché vi sia il tempo di acquisire la consapevolezza del disservizio e del danno che con premeditazione si stava per arrecare? Abbiamo già subito 15 giorni di chiusura, nella seconda metà di agosto, della Residenza sanitaria riabilitativa per consentire all'Asur di mandare i propri dipendenti in ferie.

Fino a quando Porto San Giorgio dovrà subire i tagli dell'Asur e i conseguenti disservizi della stessa? E' ora di dire basta. Chi mi ha preceduto ha creduto, o ha dovuto credere, a patti tra gentiluomini, dove a un ospedale che si tagliava sarebbe seguito un migliore presidio medico. O che a un servizio che si tagliava si sarebbe compensato con nuove strutture e diverse opportunità. Ad oggi nulla di tutto ciò.Il fallimento della sanità regionale nel Fermano non farà più vittime a Porto San Giorgio.

Chiedo - e conclude Agostini - pertanto all'Asur nella persona del dottor Mario Forti, direttore di zona, di ripristinare immediatamente il servizio di Punto di primo intervento, oltre ad investire nella qualità del servizio e nella formazione del personale medico chiamato ad operarvi. Diversamente trascorsi questi primi giorni di settembre, agiremo in ogni sede istituzionale con ogni forma di pressione soprattutto popolare che sono sicuro i sangiorgesi tutti, a prescindere dai colori politici daranno risposta, perché la salute è un diritto che non ha colori ed appartiene a ciascuno".

01/09/2008





        
  



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