Messa in sicurezza del Sistema Integrato del Gran Sasso, per un finanziamento di 80 milioni di euro.
Teramo | Intervista esclusiva al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dott. Gianni Letta: La messa in sicurezza del sistema integrato del Gran Sasso, Laboratori nazionali Infn-acquedotti-galleria, è merito del Governo Berlusconi.
di Nicola Facciolini
Dott. Gianni Letta
Il Laboratorio Nazionale del Gran Sasso dell'Infn, unico nel suo genere sulla Terra, fondato nel 1979 dal professor Antonino Zichichi, oggi può giustamente vantare il titolo di nostro "Cern d'Abruzzo", scrigno di tesori intellettuali e scientifici di livello mondiale, grazie all'azione saggia e lungimirante del Commissario di Governo e dell'attuale direttore.
"Veda, la nostra ricostruzione è esauriente, precisa e documentata e consente di stroncare qualsiasi speculazione" - rivela il dott. Gianni Letta, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in merito alla messa in sicurezza del sistema integrato del Gran Sasso. Lavori eseguiti in tempi record. "Obiettivo primario della Gestione Commissariale è stata la "adozione di tutte le iniziative di carattere urgente per la messa in sicurezza del Laboratori del Gran Sasso e per la eventuale bonifica delle aree inquinate da sversamenti" (ar. 1, lett. B, dell'ordinanza n. 3303 del 18/7/2003)".
La localizzazione dei Laboratori dell'Istituto nazionale di fisica nucleare e subnucleare (Infn) ha caratteri di peculiarità tali che li rendono un'installazione scientifico-sperimentale unica del suon genere al mondo. I laboratori, realizzati all'interno del Gran Sasso, sono intimamente connessi ad uno dei più grandi acquiferi italiani; i laboratori hanno accesso ed uscita all'interno di una delle gallerie (della A24 Teramo-Roma) autostradali più lunghe d'Italia; i laboratori sono inseriti nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
"Tale situazione ha comportato - spiega il dott. Letta - una serie di problematiche relative alla sicurezza dei laboratori e delle gallerie ad essi collegate, nonché l'esigenza di gestire una notevole portata di acque cosiddette di stillicidio che vengono captate all'interno delle aree dei laboratori in corrispondenza delle intercapedini con la roccia viva e che debbono essere convogliate all'esterno in un ambiente diffusamente urbanizzato e di grande valenza".
La complessità delle interdipendenze fra le gallerie autostradali di notevole lunghezza, le installazioni sotterranee dei Lngs, la presenza dell'acquifero di notevolissima importanza che alimenta, sul versante aquilano e teramano, sia corsi d'acqua superficiali sia direttamente gli acquedotti per l'utilizzo umano, e la loro collocazione d'insieme all'interno del territorio del Parco nazionale, "hanno tuttavia portato all'individuazione - prosegue il dott. Letta - di un quadro più generale di interventi programmati dal Governo Berlusconi per la definitiva messa in sicurezza delle attività di ricerca e dell'ambiente".
Obiettivo delle attività del Commissario è stato quello di progettare, realizzare e individuare interventi che consentano di garantire tutte le esigenze coinvolte. "In particolare la salute dei cittadini - sottolinea il dott. Letta - garantendo la qualità delle acque utilizzate per il consumo umano, la sicurezza dei lavoratori coinvolti nelle attività dei Lngs, la sicurezza dei visitatori (16 mila l'anno) volta per volta compresenti alle attività dei Lngs, la ripresa delle attività dei Lngs, la sicurezza della viabilità autostradale in galleria per eventi incidentali nei Lngs, la sicurezza dei Lngs per eventi incidentali nella viabilità autostradale in galleria, la pianificazione di un sistema di emergenza perfettamente integrato tra laboratori, viabilità e componente socio-ambientale circostante, con modello di impianto flessibile in relazione alla flessibilità operativa e sperimentale caratteristica delle attività del Lngs-Infn".
Oggi, il Lngs-Infn è l'installazione scientifica civile più sicura al mondo: per questo gli obiettivi dell'intervento del Commissario e i risultati conseguiti sono evidenti, pubblici e comprensibili. "Hanno avuto necessariamente una diversa tempistica di realizzazione in modo da succedersi secondo criteri logici - dichiara il dott. Letta - e tenendo conto di un quadro economico che ha comportato sino ad oggi l'affidamento dei lavori per oltre 66 milioni di euro. Una grande opera pubblica di carattere ambientale, unica del suo genere al mondo. La messa in sicurezza del sistema integrato del Gran Sasso, laboratori Infn-acquedotti-galleria, è merito del Governo Berlusconi per un finanziamento complessivo di circa 80 milioni di euro". Chi dice il contrario, chi dice che il Governo non ha fatto nulla, mente.
I teramani ne sono a conoscenza? Non è forse il caso di organizzarsi e provvedere a divulgare ai cittadini cosa è stato fatto per il bene di tutti?
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10/09/2008
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