Si è conclusa ieri sera, al teatro Concordia, la XV rassegna del documentario Premio Libero Bizzarri. Grande delusione per l'assenza del grande cineasta Mario Monicelli che avrebbe dovuto ritirare il premio alla carriera ma che purtroppo, per problemi di salute, non ha potuto raggiungere il festival. Stesso premio è andato anche al 67enne regista e sceneggiatore svizzero Villi Hermann: "Sono onorato di ricevere questo premio anche se la mia carriera ancora non è finita! Ma ricevere lo stesso premio di Monicelli è un onore!" L'elvetico ha poi continuato: "In Svizzera non sono molto amato...spero che tornando in patria con questo premio la gente mi apprezzi di più!"

Momento di ricordo e raccoglimento quando sul palco è salita Gloria Vancini, figlia del regista Florestano Vancini, morto a Roma il 18 settembre 2008, non solo autore di molti film famosi ma anche di documentari tra cui "Vento dell'adriatico" e a cui il festival ha voluto dedicare una targa. "E' commovente che abbiate ricordato mio padre in questa serata - ha commentato Gloria - mio padre amava il Bizzarri e sono sicura che ora lui si trovi qui con noi".

La serata è andata avanti ed ecco arrivati i vincitori, decretati dalla giuria capeggiata da Ugo Gregoretti:
Vincitori menzioni speciali per I Gigantari di Ella Pugliese e La besa di Luce di Turi Finocchiaro e Nathalie Rossetti.
Il Premio cineforum va a Dallo zolfo al carbone di Luca Vullo
Il Premio Andrea Pazienza va a Numero uno in lista di Giacomo Durzi.
Il Premio speciale della giuria va a Lo stato di eccezione di Germano Maccioni.
Il Premio Kodak va a Le chiavi del paradiso di Caterina Carone
Il secondo Premio va ex aequo a Code di lucertola di Valentina Giovanardi e Boccioli di rabbia di Michela Guberti.
Il primo Premio va ex aequo a Stranieri in patria di Roberto Citran e Gianni Ferraretto e a Vida Loca di Stefania Andreotti.