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Pantone, goal pesanti in zona Cesarini

Fermo | Alcune domande al giovane attaccante canarino che domenica scorsa ha deciso il match del “Tombolini”. Per lui si tratta del secondo centro stagionale, realizzato sempre nei minuti finali, dopo il rigore nel derby contro la Sangiorgese.

di Walter Carelli

Marco Pantone

Domenica scorsa la Fermana ha conquistato tre punti molto importanti andando ad imporsi sul difficile campo di Urbisaglia. Prova autoritaria di tutti gli uomini gialloblu, ma l'eroe della giornata è stato Marco Pantone. Subentrato nella ripresa ha realizzato il goal vittoria a pochi minuti dal termine. Pantone, alla Fermana da questo campionato, è nato a Recanati il 23 settembre 1985. E' alto 177 centimetri e pesa 69 chilogrammi. Nonostante la giovane età ha già militato in diverse formazioni tra serie D ed Eccellenza, come la Maceratese, dove ha compiuto la trafila del settore giovanile, il Riccione, la Cingolana e il Matelica.

Che tipo di calciatore è Marco Pantone?
Direi una seconda punta, o al massimo un trequartista, molto rapida e dotata tecnicamente. All'occorrenza posso giocare anche da esterno offensivo di centrocampo o come accaduto in Coppa Italia contro la Sangiorgese da centrocampista centrale.

A Fermo come si trova?
All'inizio ho vissuto un periodo difficile, il timore dell'approccio con una piazza così titolata si è fatto sentire. Adesso passata la fase di adattamento sto molto bene, anche con i compagni il rapporto è buono. Lo stesso con il mister, c'è rispetto reciproco. E' un tecnico molto preparato, riesce a trasmettere grinta e determinazione, ti pone nelle condizioni di fare bene e per questo pretende sempre il massimo.

Allenatore che spesso è costretto a fare delle scelte difficili, specie in attacco, dove lei, Gibbs, Cazzella e Corvo ogni settimana vi giocate i due posti.
Siamo in tanti davanti, ma ognuno deve essere bravo a ritagliarsi il proprio spazio che bisogna meritarsi con l'impegno negli allenamenti. Poi si deve sfruttare la minima occasione che viene concessa, come è capitato a me domenica che in quindici minuti sono riuscito a essere determinante.

Cosa si aspetta dal suo futuro calcistico?
Spero di fare bene con la Fermana, una società seria che merita altre categorie, perché fare bene in una squadra così blasonata è molto importante anche per il singolo.

C'è qualcosa che non le ho chiesto, ma che vorrebbe fosse scritto nella sua intervista?
Sì, l'emozione per il goal realizzato domenica. Ho calciato, la palla è entrata in rete e sono stato sommerso da tutti i miei compagni, dall'abbraccio del mister e dei dirigenti in panchina. E' stata una sensazione bellissima che volevo ricordare per sottolineare l'unione del nostro gruppo in cui ogni componente si sente considerato.

30/10/2008





        
  



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