Festa di Ognissanti 2008. Tra tradizione, efficienza e innovazione.
Teramo | Già tutto pronto per la Messa del 2 novembre, la deposizione della corona e l'accensione della fiaccola ai Caduti di tutte le guerre. Il prossimo progetto: la creazione di un moderno forno crematorio a Teramo, il primo in Abruzzo. Parla Bruno Cipollone.
di Nicola Facciolini
Caro estinto, quanto mi costi! Purtroppo non è una battuta "noir" dal sapore britannico ma la dura realtà di una crisi economica generale senza precedenti in Italia e nel mondo, che imperversa anche sui prezzi di lumini, fiori, tombe, funerali, illuminazioni cimiteriali, manutenzioni, etc.. Ne parleremo diffusamente in un prossimo articolo. Il 1° novembre è la festa di Ognissanti, il 2 novembre sarà quella della commemorazione dei defunti.
Quest'anno le elezioni regionali anticipate e il commissariamento del Comune di Teramo non "congelano" il famoso "tour" dei dirigenti del Comune di Teramo per verificare sul campo il grado d'efficienza raggiunto nella gestione dei cimiteri nel vasto territorio comunale di Teramo. L'ex sindaco di Teramo Gianni Chiodi, gli ex assessori e gli ex consiglieri, decaduti dalle loro rispettive cariche e impegnati nella difficile campagna elettorale, non visiteranno tutti i cimiteri, anche quelli frazionali, del territorio di competenza.
Quest'anno le elezioni regionali anticipate e il commissariamento del Comune di Teramo non "congelano" il famoso "tour" dei dirigenti del Comune di Teramo per verificare sul campo il grado d'efficienza raggiunto nella gestione dei cimiteri nel vasto territorio comunale di Teramo. L'ex sindaco di Teramo Gianni Chiodi, gli ex assessori e gli ex consiglieri, decaduti dalle loro rispettive cariche e impegnati nella difficile campagna elettorale, non visiteranno tutti i cimiteri, anche quelli frazionali, del territorio di competenza.
La "maratona" cimiteriale, di diverse decine di chilometri, è rimandata necessariamente al prossimo anno. Anche a Teramo si è aperta da giorni la corsa all'acquisto dell'ultimo lumino, elettronico e di cera. Oltre a Cartecchio, Teramo può contare su altri 15 cimiteri frazionali. Tutti gli uffici sono aperti per le informazioni e il 1° e il 2 sono aperti con orario continuato. Il cimitero di Cartecchio a Teramo, con l'occasione si presenta al pubblico con gli uffici completamente ristrutturati: "front office", impianti igienici nuovi, pedane per handicap. Le luci per tutti i cimiteri sono accese dal 28 ottobre e lo saranno fino al 16 novembre. I servizi di pulizia sono stati ovviamente intensificati e le 70 scale sono state rinnovate. A Cartecchio c'è l'accompagnamento per i non autosufficienti: le due navette elettriche sono operative già da tempo.
E' stato già predisposto il necessario per la Messa del 2 novembre, la deposizione della corona e l'accensione della fiaccola per i Caduti di tutte le guerre. Nel giorno sacro della Commemorazione dei Defunti e in concomitanza con la festa civile e religiosa di Ognissanti, il 1° novembre, la situazione generale dei cimiteri torna all'onore delle cromache. Teramo ha un cimitero urbano ed altri 15 cimiteri frazionali. La gestione è abbastanza difficoltosa poiché in ogni cimitero c'è sempre qualche piccolo problema da risolvere e occorre sempre migliorare qualcosa.
La problematica principale a Cartecchio è quella dei piccioni che sporcano moltissimo. E' un vecchio problema mai risolto. L'idea è quella di applicare delle reti che possano permettere una riduzione dell'afflusso di picconi: per allontanarli dalle tombe e dalla pace dei Defunti. Le problematiche connesse alla presenza di piccioni è ben nota, sia per le strutture in marmo sia per le lapidi: gli escrementi sono corrosivi. Altra problematica è quella di far entrare nei cimiteri i portatori di handicap. C'è un regolamento già attivo per i servizi cimiteriali per cui i possessori del piccolo tagliando giallo per disabili possono entrare con l'automobile, così come certificato dalla Asl. Purtroppo non si possono far entrare moltissime persone perché altrimenti Cartecchio diventerebbe una cittadina a transito urbano. A quel punto, nonostante l'apposita segnaletica e i vigili urbani, i pedoni soffrirebbero non pochi problemi nel visitare le tombe dei loro cari.
La problematica principale a Cartecchio è quella dei piccioni che sporcano moltissimo. E' un vecchio problema mai risolto. L'idea è quella di applicare delle reti che possano permettere una riduzione dell'afflusso di picconi: per allontanarli dalle tombe e dalla pace dei Defunti. Le problematiche connesse alla presenza di piccioni è ben nota, sia per le strutture in marmo sia per le lapidi: gli escrementi sono corrosivi. Altra problematica è quella di far entrare nei cimiteri i portatori di handicap. C'è un regolamento già attivo per i servizi cimiteriali per cui i possessori del piccolo tagliando giallo per disabili possono entrare con l'automobile, così come certificato dalla Asl. Purtroppo non si possono far entrare moltissime persone perché altrimenti Cartecchio diventerebbe una cittadina a transito urbano. A quel punto, nonostante l'apposita segnaletica e i vigili urbani, i pedoni soffrirebbero non pochi problemi nel visitare le tombe dei loro cari.
Gli amministratori finora si sono attenuti pertanto al Regolamento comunale. Numerose sono state le problematiche risolte a Teramo e nei cimiteri frazionali negli anni dell'amministrazione di centrodestra (2004-08). I problemi erano legati alle strutture inadeguate: quando si sono insediati nel luglio 2004, "i ragazzi di Chiodi" hanno trovato una situazione cimiteriale problematica, a fronte di una media di 450 decessi l'anno la città è rimasta soltanto con meno di 230 loculi. L'amministrazione precedente, a quanto pare, non aveva provveduto a creare nuove strutture e ad estendere il terreno del cimitero urbano dove realizzare altri loculi. Grazie all'Ufficio tecnico e agli Assessorati ai lavori pubblici ed alla manutenzione si sta progettando sia la manutenzione dei cimiteri esistenti sia l'ingrandimento del cimitero urbano per poter permettere alle persone che transitano al miglior vita, di avere anche loro un posto in un camposanto.
L'ex assessore Bruno Cipollone si è fatto anche promotore dell'innovativo sistema della cremazione a Teramo, una novità assoluta in Abruzzo. "Il sistema della cremazione è importante perché ogni Regione ha diritto a un forno crematorio. Oggi l'Abruzzo non ce l'ha. Abbiamo così pensato di costruirne uno a Teramo anche perché molti concittadini si servono della vicina struttura di San Benedetto del Tronto. Se riusciamo a trovare i fondi ed a fare un'unità di progetto, possiamo anche noi crearne uno. Bisogna valutare le esigenze dell'Abruzzo".
Mentre un tempo, infatti, le cremazioni erano pochissime, oggi stanno aumentando. "Dovremo riuscire ad arrivare al punto di richieste tale per cui la creazione di un forno crematorio sia, da un punto di vista economico, conveniente per ammortizzare le spese. Fin quando la domanda in Abruzzo non riesce a risollevarsi, le altre città, così come Teramo, non potranno valutare giustificare il progetto".
Attualmente le richieste sono basse. "Perché molti cristiani cattolici non hanno compreso la nuova interpretazione della Chiesa Cattolica: il principio della Resurrezione e la cremazione, a quanto pare, vengono ancora giudicati inconciliabili". Tuttavia, la Chiesa non nega o condanna la cremazione purché sia scelta nel pieno rispetto della volontà del credente e non in offesa del proprio corpo.
Mentre un tempo, infatti, le cremazioni erano pochissime, oggi stanno aumentando. "Dovremo riuscire ad arrivare al punto di richieste tale per cui la creazione di un forno crematorio sia, da un punto di vista economico, conveniente per ammortizzare le spese. Fin quando la domanda in Abruzzo non riesce a risollevarsi, le altre città, così come Teramo, non potranno valutare giustificare il progetto".
Attualmente le richieste sono basse. "Perché molti cristiani cattolici non hanno compreso la nuova interpretazione della Chiesa Cattolica: il principio della Resurrezione e la cremazione, a quanto pare, vengono ancora giudicati inconciliabili". Tuttavia, la Chiesa non nega o condanna la cremazione purché sia scelta nel pieno rispetto della volontà del credente e non in offesa del proprio corpo.
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31/10/2008
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