Riqualificazione dell'area Ballarin, il Consiglio Comunale manda Gaspari in esplorazione
San Benedetto del Tronto | Lunedì 17 seduta del Consiglio: il 'vecchio' atto d'indirizzo viene sostituito da uno nuovo con il quale l'assise dà al Sindaco il mandato di esplorare le possibili strade per arrivare all'attesa riqualificazione. Entro fine anno si torna a discutere.
di Marco Braccetti

Il Sindaco Giovanni Gaspari
Il Sindaco riceve dal Consiglio Comunale un ‘mandato esplorativo' per verificare se esistono delle strade percorribili per arrivare alla riqualificazione del Ballarin. Un mandato che darà modo a Gaspari di relazionarsi con soggetti sia pubblici che privati. Viene inoltre fissata una data: entro la fine di quest'anno il primo cittadino dovrà relazionale all'Assise sui risultati della sua esplorazione. Questi sono i punti cardine del nuovo atto d'indirizzo approvato durante del Consiglio Comunale di lunedì 17 novembre.
La seduta, iniziata alle 20.45, è presieduta da Edio Costantini, vice di Giulietta Capriotti che risulta essere assente. Tantissimi cittadini a seguire i lavori. "Così tanta gente c'era solo durante la cerimonia d'insediamento", dichiara il Consigliere Fabio Urbinati (Pd). Il primo a parlare è il Sindaco Giovanni Gaspari che annuncia il ritiro dell'atto d'indirizzo all'Ordine del Giorno e la presentazione di un nuovo testo (integralmente disponibile in fondo a questa pagina) che viene sottoposto al vaglio dell'assise e quindi alla votazione. Alla fine il documento passa con 22 voti a favore (hanno votato sì anche i consiglieri dell'Udc ed Antonio Felicetti del Pri-Lista Martinelli) e 5 contrari. Al momento del voto molti consiglieri della minoranza non erano presenti in aula.
Tornando al discorso del Sindaco, Gaspari legge la raccomandata del 10 novembre con cui la Fondazione rinuncia ufficialmente al ‘progetto Ballarin': "Una lettera che pesa come un macigno", afferma il primo cittadino che in ogni caso non è del tutto pessimista. A suo dire la Fondazione - visti i ben noti problemi - si sarebbe detta indisponibile a proseguire sulla strada della donazione modale. Ma se si dovesse individuare un altro negozio giuridico l'ente presieduto da Vincenzo Marini Marini potrebbe tornare sui suoi passi. Anche l'addio di Bernard Tschumi secondo Gaspari non sarebbe poi così definitivo: "Il suo è stato un arrivederci".
Nel suo discorso Gaspari ripercorre le tappe principaliche hanno portato alla situazione attuale: "Non escludo che non ci siano stati degli errori in questo percorso - ammette il primo cittadino - ma credo che il consiglio si deve concentrare più sulle opportunità che abbiamo davanti piuttosto che fare inutili dietrologie".
Nella sua introduzione ricorda che dal prossimo anno per San Benedetto dallo Stato centrale arriveranno meno contributi (325mila euro in meno): "Le finanze pubbliche italiane sono in difficoltà, il nostro Comune non fa eccezione per questo non possiamo lasciarci sfuggire le opportunità di rilancio che ci vengono presentate da soggetti o enti privati". Ma il tutto con un limite: la finalità pubblica dell'opera da realizzare: "Non ci può essere l'ombra della speculazione".
Terminata l'introduzione di Gaspari si è aperto il dibattito protrattosi ben oltre la mezzanotte. Sono intervenuti quasi tutti i consiglieri. La ‘base di partenza' di tutti i discorsi è stata la necessità di riqualificare l'area Ballarin e che il restyling venga effettuate tenendo ben in mente in che zona quell'area è posizionata. Insomma, non si può prescindere dal porto e dalle sue mille risorse.
Per il resto le posizioni tra gli schieramenti politici sono assai distanti. Soprattutto per quel che riguarda il metodo adottato dal Sindaco e dalla maggioranza nella gestione della vicenda. Si lamenta scarsità di dialogo e collaborazione. 'Chiedete la collaborazione di tutto il Consiglio solo ora che le cose con la Fondazione si sono messe male', è il rimprovero che sale da molti banchi della minoranza. Vengono anche sollevate perplessità formali in merito allo svolgimento dell'assise. Pasqualino Piunti di An sottolinea la ‘non normalità' del Consiglio: "Del nuovo atto, conosciuto al massimo dalla Giunta e dalla maggioranza, noi ne prendiamo visione per la prima volta in questo momento. Questa cosa non è normale né tanto meno corretta".
Se la Fondazione ha detto ‘no' all'investimento sul Ballarin solo per via dell'impossibilità di realizzare il negozio giuridico della "donazione modale" il Capogruppo di Forza Italia Bruno Gabrielli propone un'opzione suggeritagli dal prof. Gerardo Villanacci (docente di Istituzioni di Diritto Privato all'Università di Ancona) al quale ha richiesto una consulenza tecnica. Si tratte del ‘Diritto di superficie': "La giurisprudenza segnala questo negozio giuridico come il più appropriato per situazioni del genere", afferma l'azzurro. Si tratta di una modalità che merita di essere approfondita in futuro per verificare se esistono i margini per applicarla nell'ingarbugliata questione del Ballarin.
Luca Vignoli di An boccia senz'appello il nuovo atto d'indirizzo: "Generico che più generico non si può. Un documento che non ha né capo né coda. Questo atto dimostra che la maggioranza sta perdendo fiducia nel suo Sindaco che dopo un anno di gestione solitaria si presenta in Consiglio e chiede un mandato esplorativo".
Ecco il testo del documento approvato:
Il Consiglio Comunale, riunitosi in data 17 novembre 2008,
PRESO ATTO della lettera Raccomandata della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, pervenuta in data 10 novembre 2008, con la quale si comunica la decadenza della proposta di "Realizzazione di una grande opera architettonica da destinarsi ad uso pubblico volta a qualificare la zona costiera del territorio di riferimento della Fondazione di Ascoli Piceno", nella modalità indicata con le lettere del 28 aprile, 29 luglio e 30 settembre 2008.
CONSIDERATO CHE vi è la necessità di intervenire oltre che nella direzione di quanto indicato nel Piano annuale e pluriennale delle Opere Pubbliche, anche in altre aree strategiche della città ed in particolare nelle aree di ingresso alla città a nord e a sud; alla luce delle diminuite capacità di intervento in termini finanziari con risorse proprio del Comune.
VISTO CHE nel 2005 l'Amministrazione comunale ha inteso avviare le procedure tramite concorso per l'assegnazione di un incarico per la valutazione della possibilità di riqualificare l'area "portuale" attraverso la costituzione di una Società di Trasformazione Urbana.
DATO CHE la Società NOMISMA si è aggiudicata l'incarico ma le ipotesi dalla stessa formulate sono attualmente in fase di valutazione.
RITENUTO CHE la valutazione, alla luce delle nuove opportunità, dovrà tener conto degli interventi di riqualificazione da apportare nell'area "Ballarin".
AVENDO l'Amministrazione Comunale di San Benedetto del Tronto acquisito dall'Agenzia del Demanio la proprietà dell'area "Ballarin" in data 27 maggio 2008.
VISTO l'ordine del giorno a firma del consigliere Giuseppe Nico, approvato dal Consiglio Comunale in data 30 ottobre 2008-11-18
PER QUANTO SOPRA il Consiglio Comunale di San Benedetto del Tronto dà mandato al Sindaco di esplorare le possibili strade per arrivare ad un progetto di riqualificazione della sopraccitata area, valutando tutte le proposte che vengono da soggetti pubblici e privati, precisando che deve essere escluso l'utilizzo di strumenti quali la Finanza di progetto e le varianti al Piano Regolatore Generale per puntuali Accordi di programma. Questa esplorazione partirà tenendo conto innanzitutto della volontà della Fondazione di investire in questa area. Con le risorse finanziarie previste dalla stessa.
Il Sindaco si impegna a relazionare entro il 31/12/2008 al Consiglio Comunale in merito all'esito del mandato esplorativo. In quella sede il Consiglio Comunale sarà chiamato a decidere sulle modalità di prosecuzione relative alla scelta effettuata.
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18/11/2008
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