Un'affluenza complessiva di 4.555 votanti: 2.453 voti per Renzo Offidani, pari al 54,22 %, 2.071 voti per Alvaro Cesaroni, equivalenti al 45,78%. Sono i numeri definitivi che attestano la vittoria di Renzo Offidani alle primarie del Partito democratico per la candidatura alla presidenza della Provincia di Fermo. Un successo legittimato in particolare dal voto di Sant'Elpidio a Mare, patria di Offidani, che ha scelto il suo ex Sindaco in modo plebiscitario e con un'affluenza più che doppia rispetto ad ogni altra zona del Fermano. Senza i risultati del comune elpidiense, 647 voti ad Offidani, 109 a Cesaroni, l'imprenditore della Sigma avrebbe chiuso in testa.

Motivare il successo dell'Assessore provinciale con il solo trionfo in salsa elpidiense, però, sarebbe molto riduttivo. Offidani ha raccolto consensi decisivi in ampie zone della nuova Provincia, vincendo in 20 comuni su 40, esattamente la metà. Dati alla mano, ha avuto un altro vantaggio. Ha limitato i danni in gran parte delle città in cui ha perso, invece ha stracciato l'avversario dove ha vinto. La Valdaso era ad esempio fuor di dubbio terra tutta cesaroniana. Offidani ha perso, ma mettendo in cascina percentuali dignitose, in buona parte dei centri, ed è andato addirittura a vincere a Petritoli e Monte Vidon Combatte. In alcuni centri, come la sezione di Monte San Pietrangeli e Francavilla d'Ete, l'ex sindaco elpidiense ha fatto addirittura cappotto, 48 a zero per lui. A Cesaroni è invece mancato, ed è il rammarico che ha subito evidenziato,un appoggio convinto a Fermo, città in cui era dato ampiamente favorito. Nel capoluogo ha vinto in modo netto, ma l'affluenza è stata più o meno pari a quella di S.Elpidio a Mare, con una popolazione più che doppia, ed Offidani ha conquistato tutta la zona costiera, vincendo a San Michele-San Tommaso e Lido.

Si era comunque detto che si sarebbe trattato di primarie vere, non di una passerella per un vincitore annunciato, e così è stato. Il Pd esce anzi con una spaccatura piuttosto netta, ma Offidani si è detto da subito certo che una volta superato un naturale rammarico per la sconfitta, il partito inizierà a navigare compatto per sconfiggere il centrodestra. Quanto all'alleanza con le altre forze di centrosinistra, sarà dura, ma Offidani sembra il favorito. Difficile che la spunti Giulio Saccuti dell'Italia dei valori, a meno che i vertici nazionali del centrosinistra non impongano un diktat. Con Fabrizio Cesetti della sinistra la partita sarà più aperta: il Pd insisterà sulla carta delle primarie di coalizione, che agli alleati non piace neanche un po'.Nei prossimi giorni, questo è certo, se ne parlerà a lungo.