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Omaggio alla poesia di Eugenio De Signoribus

Fermo | L'iniziativa è stata organizzata dal Comune e dalla Società Dante Alighieri lo scorso 29 dicembre nella Sala Lettura della Biblioteca Civica Spezioli.

di Redazione

Eugenio De Signoribus

Un pomeriggio intenso e partecipato è quello che ha visto il 29 dicembre scorso la città di Fermo rendere omaggio alla poesia di Eugenio De Signoribus, Premio Viareggio 2008, alla Sala di Lettura della Biblioteca civica "Romolo Spezioli".

Più di duecento persone hanno voluto prendere parte all'iniziativa organizzata dal Comune e dalla Società Dante Alighieri che ha preso avvio con un preludio musicale interpretato da Andrea e Gloria Strappa che hanno musicato un testo del poeta.

E' stato invece l'attore Stefano De Bernardin a leggere alcuni componimenti tratti dal volume edito da Garzanti "Poesie 1967-2007" alla cui presentazione critica hanno pensato Giuseppe Langella e Guglielmina Rogante dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Emozionante è stato l'intervento di Eugenio De Signoribus, accolto da un uditorio che lo ha ascoltato quasi in religioso silenzio.

"E' una grande lezione di vita e di cultura quella che la poesia di De Signoribus ci dà - ha dichiarato il sindaco Di Ruscio - una pagina che contribuisce a far conoscere meglio l'uomo e la sua complessità".

De Signoribus è particolarmente legato alla città di Fermo sia per un nutrito numero di amici che per l'Associazione "La Luna", di cui è direttore letterario. Fu a Fermo che De Signoribus con gli artisti della "Luna" accompagnò in anni non lontani il grande Mario Luzi, di cui il poeta cuprense è degno prosecutore.

Una ricerca la sua che, sempre accompagnata dall'onesta consapevolezza di una marginalità esistenziale e linguistica, ha fornito capitoli poetici di grande spessore interiore e sociale. Dall'originario "Case perdute", degli anni '80, profetico nel dire il valore dell'intimità domestica segnalandone il pericolo di una fatale perdita, ai recenti "Principio del giorno" (2000) e "Ronda dei conversi" (2005), il primo teso al recupero di una parola da cui ricominciare, il secondo autentico viaggio condiviso con l'umanità sofferente verso un'utopia di salvezza.

31/12/2008





        
  



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