"A pallacanestro bisogna fare canestro... se invece di tirare da 3 punti col 12% durante i tempi regolamentari, avessimo tirato col 33%, una percentuale normale, visto che tutti i tiri presi erano liberi, sarebbero arrivati 5 canestri in più, 15 punti, che avrebbero dato la dimensione normale a questa partita. Questo poi comporta una tensione che poi fa venire il braccino".

Sono le parole di coach Alessandro Finelli nel dopo partita di Premiata-Carife che gli Estensi vincono dopo 1 tempo supplementare per 69-71 e che di fatto rimescolano le carte-Sutor per quanto riguarda la corsa alla salvezza. La Premiata non può neppure godersi la qualificazione alla Final Eight che già in mattinata, dopo la vittoria di Siena su Milano era già un fatto assodato ed invece, di fronte alla 5ª sconfitta consecutiva, si vede costretta a tentare di correggere un andazzo tecnico-tattico che l'ha vista perdere lucidità e punti di forza nelle ultime settimane, fattore sul quale sempre Finelli è stato molto chiaro: "la qualificazione alla Final Eight - ha sottolineato il coach - significa che siamo ottavi alla fine del girone d'andata e questo è un dato molto positivo ma sono preoccupanti le 5 sconfitte consecutive. Questa squadra è stata corretta in corsa e non costruita così: finchè le cose sono andate bene, si è preferito continuare. Adesso emergono limiti precisi ma non è certo la sala stampa il luogo per parlare di queste cose che riguardano strettamente la società."