Sono Marco Pignotti ed Irene Rosetti i delegati – rispettivamente all’Assemblea nazionale e a quella regionale – dei Giovani democratici della Valdaso. I due ragazzi, di Petritoli il primo, di Lapedona la seconda, sono stati eletti durante le primarie dello scorso novembre a Petritoli, sostenuti da un’importante affluenza di giovani.

“Una grande soddisfazione – affermano i due delegati – poiché crediamo che l’indifferenza nei confronti della politica, intesa nella migliore delle accezioni, possa diminuire giorno dopo giorno e debba essere combattuta. Sappiamo certo che per raggiungere tale obiettivo occorre metterci la responsabilità, l’impegno e soprattutto una buona dose di passione”.

Dopo l’Assemblea nazionale dei Giovani democratici svoltasi a Roma lo scorso 20 dicembre, il prossimo impegno ufficiale sarà il 25 gennaio ad Ancona dove, nell’ambito dell’Assemblea regionale, potranno essere presentate anche le istanze provenienti dal territorio.

“Al momento siamo preoccupati per la situazione nel mondo della scuola e dell’istruzione – continuano Pignotti e Rosetti –, è un problema che ci coinvolge in modo diretto perché, dopo la ‘riforma Gelmini’, la chiusura di alcuni dei nostri istituti scolastici sembra essere quasi certa a seguito del taglio ai fondi. La situazione è ancora piuttosto confusa ma crediamo fermamente che l’istruzione non debba essere considerata una qualunque voce di bilancio poiché tutti, indistintamente dal contesto sociale di appartenenza, debbono poter esercitare il diritto ad una formazione scolastica”. Stesse opportunità per tutti gli studenti, dunque; obiettivo raggiungibile, nelle intenzioni dei due delegati, con la presenza di docenti di sostegno agli studenti svantaggiati (disabili ed extracomunitari in primis).

Provenendo da piccole realtà territoriali, Pignotti e Rosetti si dichiarano consapevoli dell’importanza che la collaborazione con le Amministrazioni locali svolge nel conseguimento di una soluzione in grado di soddisfare le esigenze di tutti i soggetti coinvolti. “Ci sembra opportuno ed importante – sostengono i due giovani – promuovere momenti di aggregazione durante i quali potersi confrontare, organizzare serate dedicate alla musica e collaborare con i vari gruppi ed associazioni operanti nel territorio per la realizzazione di eventi culturali presso i nostri paesi”. E precisano: “In alcuni territori i circoli si adoperano con bacheche informative sul lavoro e questo potrebbe essere un discorso da estendere proprio perché la politica deve tornare ad essere prima di tutto servizio verso la collettività”.