"È stata la partita che ci aspettavamo, difficile e intensa. Devo dire che i miei ragazzi sono stati bravi, mi dispiace che non siamo ancora pronti, nell'ultimo break, di mantenere quel cinismo necessario per la vittoria." E' il commento del coach reatino in sala stampa. Sembra sereno e ammette che il capitano della Sutor è stato il grande protagonista della serata. "Se c'è da fare un nome credo sia il caso di fare quello di Chiaramello con i suoi canestri importanti... devo dire che ha dimostrato molto equilibrio. Dal canto nostro ci prendiamo questa prestazione, buona, alla quale manca ancora quel quid che apre le porte della vittoria. Grazie anche ai tifosi, abbiamo assistito ad un bel derby e faccio un grande in bocca al lupo al mio amico coach (Finelli n.d.r.) anche se mi sarebbe piaciuto fargli uno sgambetto..." ride Lardo e saluta la stampa.

"Intanto ringrazio Lino per le belle parole, la stima è ovviamente contraccambiata." Attacca così coach Finelli la sua intervista, il suo viso è più rilassato lo storico ‘derby' delle due grandi nemiche si è risolto a favore dei suoi. "Siamo contenti di aver interrotto la striscia negativa con una partita perentoria sul piano dell'essere volitivi. Non è stato facile partire e trovare subito una zona 3-2, loro chiaramente sono andanti subito a colpire i nostri punti deboli, fisici e mentali."

Quali sono stati i punti chiave su cui avete costruito la vittoria?

"Dal punto di vista tecnico abbiamo tenuto il controllo sui rimbalzi (Helliwell e Chiaramello ma anche con Minard). La sfida vinta al rimbalzo era necessaria per giocare bene in contropiede.
Il secondo punto è stata la buona percentuale al tiro. È chiaro che quando si tengono in mano i cardini del rimbalzo, riusciamo a correre in contropiede e tiriamo con il 60% viene fuori la partita che porta alla vittoria. Ci prendiamo con grande soddisfazione questi 2 punti che ci danno una grande fiducia e serenità. Un grande grazie al pubblico che nonostante i risultati negativi ha dimostrato, durante il periodo negativo, sempre un amore e una devozione incontrastati per questa Sutor."
Possiamo dire finalmente un quarto quarto con Taylor protagonista?
"Taylor ha giocato una partita mediamente più alta del suo livello, è giovane e sta cercando continuità. Ha abbinato atletismo ed aggressività mentale e questo è stato importante, deve imparare a farlo con continuità ha 22 anni ed è il primo anno che gioca come professionista:ha degli alti e bassi. Non ha un carattere esuberante, va spinto e il nostro obiettivo è quello di aiutarlo per fargli trovare la continuità."

Che possiamo dire sul piano del ritorno sul mercato?

"Abbiamo intenti comuni ed un piano di azione con un continuo monitoraggio del mercato - non si sbottona il coach - ma non è questa la sede adatta per parlarne, sono discorsi che riguardano il personalissimo spogliatoio del coach e della dirigenza."