Serve una politica con la P maiuscola. E' ciò che serve adesso ed è ciò che invocano i cittadini, per strada e nelle diverse occasioni pubbliche. Mi riferisco all'approvazione del bilancio preventivo che è lo strumento per dare attuazione al delicato lavoro fatto per la ripartizione del patrimonio e del personale della provincia. Un lavoro fatto con molta fatica da Rossi e la sua giunta. Sapevamo dall'inizio che qualcuno, legittimamente, avrebbe voluto che questa partita non si giocasse. Il parlamento italiano ha deciso nel 2004, con la legge147, che la partita andava giocata e così è stato fatto in questi quattro anni e mezzo.

Nel rispetto dei passaggi previsti dalla stessa legge,delle competenze e con il coinvolgimento di tutte le parti in campo: consiglio provinciale, enti locali fermani ed ascolani, forze politiche, commissario governativo, dipendenti, organizzazioni sindacali. Ma soprattutto rispettando il principio cardine della legge 147,vale a dire predisporre i due bilanci iniziali non in sofferenza. E' stato un grosso lavoro,rispettoso delle percentuali di riparto, ma soprattutto sviluppato con responsabilità e buon senso.

L'atto finale è l'approvazione di quest'ultimo bilancio che contiene gli strumenti per la nascita concreta delle due nuove province.E' dunque l'ora di praticare la politica con la P maiuscola; ciò significa, in questo caso, pensare seriamente all'interesse dei cittadini, i quali, in un momento di grande crisi economica, non possono certamente fare a meno della efficienza piena del nuovo ente che è competente su diverse e importanti strategie territoriali. Interrompere la partita adesso vuol dire penalizzare tutte le squadre in campo, pur sapendo che non ce ne sarà un'altra.

Tutti perderanno punti e il risultato verrà comunque deciso a tavolino. Sarà un risultato sancito da burocrati, ottenuto con le calcolatrici e basato sulle fredde percentuali. E le fredde percentuali non terranno conto dei disagi dei dipendenti,della valutazione simbolica di alcuni immobili, della non compromissione dei due bilanci. Sinceramente,a questo punto della partita, non riesco a trovare giustificazioni per chi abbandona il campo. Lo dico al centrosinistra ascolano e mi permetto di dirlo direttamente a tutti i consiglieri del centrodestra fermano. Chi tutti giorni dice di pensare all'interesse del nostro territorio, ora deve darne prova e non fare meri calcoli elettorali o personali.

Da presidente del consiglio di una delle più grandi città della nuova provincia,mi permetto di dire questo ai consiglieri del centrodestra ed ai loro dirigenti di partito. Si tratta di far partire al meglio le due autonomie e questo può avvenire solamente approvando il bilancio previsionale 2009,dando quindi  attuazione alla ripartizione del patrimonio e del personale. Si badi bene,questa ripartizione è già stata concertata con il commissario De Feis e apprivata da tutti i sindaci fermani, che sono in maggioranza del centrodestra. Se questa è la vera valenza dell'ultimo bilancio provinciale,molto chiaramente,da cittadino e da amministratore locale, non riesco a giustificare un voto contrario da parte di nessun consigliere provinciale fermano, nemmeno del centrodestra.

I legittimi calcoli elettorali debbono cominciare il giorno dopo di questa approvazione. Questo sarebbe il primo segnale per cominciare a fare la politica con la P maiuscola. Semplicemente voglio dire che, poter dire che si è agito nel solo interesse del territorio e non della bassa politica, sarà importante per tutti in campagna elettorale: al centrosinistra ed al centro destra. Con ciò si riavvicina veramente la gente alle istituzioni pubbliche