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“Sarei venuto anche a piedi”

Fermo | Nella sala stampa il nuovo allenatore De Amicis ha confidato di essere stato onorato della chiamata di una società come la Fermana. Parole di elogio anche per Prete.

di Walter Carelli

Il nuovo tecnico in sala stampa con il figlio Diego e il presidente Chiodini

Si parla poco della partita, sia perché i novanta minuti non danno adito a discussioni, troppo ampio il divario delle forze in campo, sia perché tutti attendono di conoscere il nuovo condottiero della compagine gialloblu. Giuseppe De Amicis, che si presenta ai giornalisti con al fianco il figlio Diego, esordisce facendo i complimenti alla sua squadra per la vittoria conquistata e per il carattere dimostrato nell'assorbire lo shock per l'addio di Prete.

"Oggi era importante che chi scendeva in campo rispondesse presente a livello mentale. E mi sembra che ciò sia stato fatto". Rivolgendo lo sguardo al futuro il mister parla del suo compito. "Sono stato chiamato a giocare un minicampionato di nove gare, partendo con un handicap di cinque lunghezze. Ci sono due modi per centrare l'obiettivo: la vittoria del campionato e i playoff. Certo la strada più breve è meno faticosa, ma l'importante è andare in Eccellenza, non importa come".

In sala stampa ci sono pure dirigenti e tifosi per la presentazione ufficiale. "La scelta di Prete - spiega il presidente Chiodini - è stata compiuta per il bene della Fermana. Avevamo bisogno di un nuovo tecnico e subito abbiamo pensato a De Amicis. Tra due mesi potremo valutare la bontà della decisione della società". Il pensiero del presidente va anche a Pierluigi Prete che viene ringraziato per il lavoro svolto.

Si unisce al discorso anche il neoallenatore: "Ho trovato una squadra compatta, chi mi ha preceduto ha creato un gruppo sano. E se oggi la Fermana si trova a giocarsi il campionato il merito è soprattutto di Prete e lo sarà anche se riusciremo a centrare il salto di categoria".

De Amicis racconta che la chiamata è stata inaspettata, sia perché la squadra andava bene sia perché lui era da un po' fuori dal giro. "Non avevo sentore di questa possibilità. Quando ho parlato con il presidente ho subito detto che sarei venuto pure a piedi. Fermo è una grande piazza, in cui ci sono aspettative e in cui bisogna lottare per vincere. E' uno stimolo importante rincorrere la vittoria, anche da giocatore ho sempre prediletto le occasioni che mi permettevano di lottare per il vertice".

Il dopogara si conclude con l'intervento dei tifosi che augurano un buon lavoro al tecnico. Nell'ambiente canarino sembra tornato il sereno, forse proprio quello che mancava per giocarsi al meglio questo finale di stagione.

25/02/2009





        
  



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