Area Vallesi, nessun abuso edilizio
Fermo | L'assessore Rastelli sulla richiesta di variazione del Piano particolareggiato relativo all'area Vallesi: "Rifondazione comunista si spiegasse meglio, ma al momento il clima politico non pemette approfondimenti tecnico-normativi".
Lavori in area Vallesi che hanno portato a rinvenimenti archeologici
Dall'assessore all'Urbanistica del Comune di Fermo, Michele Rastelli, riceviamo e pubblichiamo quanto segue:
In merito all’intervento di Rifondazione comunista sull’ex area Vallesi, alcune considerazioni.
Sarebbe opportuno che Rifondazione comunista (considerato che un suo consigliere comunale è anche dirigente tecnico di un ente pubblico), spiegasse meglio sotto quale profilo tecnico/normativo occorrerebbe fare una variante al Piano particolareggiato in Consiglio comunale per gli abusi (secondo loro) sino ad ora perpetrati atteso che:
1) il riposizionamento delle paratie di contenimento lungo via, sono solamente adeguamenti strutturali per dare maggiore sicurezza e stabilità dell’intervento sotto il profilo strutturale. Tale posizionamento non è oggetto di progettazione planovolumetrica (non ricompresa cioè all’interno del Piano attuativo) ma è oggetto di autorizzazione edilizia e quindi se necessita di una variante è solo al permesso a costruire;
2) per quanto attiene alla maggiore volumetria ovvero… “la trasformazione del piano interrato in piano seminterrato e quindi con un incremento volumetrico sostanziale…n.d.r”, si precisa che l’interramento del muro perimetrale su via Corsica – se è a questo che Rifondazione comunista si riferisce –, potrà avvenire nei limiti di validità del permesso di costruire in quanto trattasi di opere di sistemazione esterna e non altro. L’eventuale proposta di modifica, che dovrà consentire l’accesso al retrostante rinvenimento archeologico, è frutto di una oggettiva esigenza suggerita dalla Soprintendenza che ancora non ha avuto nessun avallo da parte degli organi tecnici comunali.
Ci si limita pertanto a respingere tutte le insinuazioni, le accuse di inerzia all’Assessorato e le cattive informazioni tecniche descritte, che provocano disinformazione e confusione nei cittadini che tecnici non sono; se il confronto politico fosse un po’ più sereno, varrebbe la pena illustrare ulteriori aspetti tecnici e normativi dell’intervento, ma non è questo il caso, visto il contesto in cui tale confronto s’inserisce.
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04/02/2009
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