Si chiama "La città e il suo teatro",è una storia tutta elpidiense. E'il libro presentato domenica, non poteva essere in altri luoghi che al Teatro Cicconi, da Giovanni Martinelli ed incentrato sulla storia del teatro, o meglio dei due teatri, nella storia di Sant'Elpidio a Mare. Un lavoro difficile, quello di Martinelli, anche perchè molto materiale è andato perduto. Ne è uscita comunque un'opera ricca, approfondita, che ha visto un numeroso pubblico, domenica al Cicconi, seguire con attenzione il racconto dell'autore, preceduto dal saluto del sindaco Alessandro Mezzanotte.

Il racconto muove, come scrive l'autore nella prefazione, "dai ricordi d'infanzia del cineteatro, dove mio padre fu cineoperatore per quasi 30 anni, e di cui conoscevo ogni angolo. Ricordi che mi hanno spinto a ricostruire la storia del Cicconi". Martinelli dedica l'opera ad Antonio Santori: "sognammo insieme un nuovo vigore per il nostro teatro. Questo libro è parte di quel sogno".

Si inizia dal 700, dalla prima sala cittadina di pubblico spettacolo,costruita all'interno del palazzo comunale, in quella che oggi è la sala consiliare. La storia passa poi al secolo successivo ed alla realizzazione del Teatro poi intitolato a Luigi Cicconi. Si va avanti fino ai primi anni 50 del 900 ed alla demolizione di archi e palchi che trasformò la struttura nel cineteatro arrivato fino ai tempi moderni.

Il libro è edito da Andrea Livi, è l'undicesima opera nella collana Biblioteca storica fermana. Per la sua realizzazione Martinelli ha ringraziato la fondazione Carifermo, il comune di S.Elpidio a Mare ed alcune aziende private elpidiensi che hanno offerto il loro contributo.