La polizia ferma un ascolano autore del furto della borsa di una ragazza albanese.
Ascoli Piceno | Arrestato un ascolano di 26 anni per i reati di rapina impropria aggravata dall'uso di arma e lesioni personali, ed associato presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

Nel pomeriggio dello scorso 29 Agosto un equipaggio dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico diretto dal Vice questore aggiunto Dr. Filippo Stragapede, si portava rapidamente in viale de Gasperi di Ascoli Piceno, a seguito di segnalazione di furto in strada.
Sul posto gli operatori trovavano una cittadina albanese insieme ad un cittadino congolese, i quali avevano bloccato un giovane, quale autore del furto della borsa della ragazza albanese.
Dal racconto fornito dai due stranieri nell'immediatezza, emergeva che, pochi minuti prima, mentre la cittadina albanese si trovava nei pressi della fermata dell'autobus sita nella strada dell'intervento di fronte all'Hotel "GIOLI", appoggiava la propria borsa sopra una panchina.
Dopo essersi distratta a causa di una conversazione che intratteneva al cellulare, si accorgeva che un giovane, si era impossessato dell'accessorio per poi allontanarsi in compagnia di una ragazza, in direzione periferia.
Chiedeva quindi aiuto ad un ragazzo a lei sconosciuto (il congolese), con il quale rincorreva la coppia di giovani che nel frattempo, vistisi scoperti, si allontanavano precipitosamente in direzione piazza Matteotti.
Giunti nei pressi del campo sportivo "Squarcia", il citato giovane, mentre la complice lo attendeva, nascondeva la borsa sotto una pietra del giardino adiacente alla struttura sportiva, dopodichè insieme cercavano di allontanarsi ma, percorsi pochi metri, venivano bloccati dal cittadino congolese.
La giovane fermata, dopo essersi divincolata dalla presa del giovane straniero, fuggiva in direzione piazza Matteotti facendo perdere le proprie tracce, mentre l'autore del furto, anch'esso liberatosi, estraeva da una tasca dei pantaloni un coltello, brandendolo al loro indirizzo e minacciandoli che se non fosse stato lasciato fuggire, li avrebbe uccisi entrambi.
Il soggetto, nuovamente bloccato dai due stranieri, cercando di liberarsi ancora una volta, colpiva la ragazza albanese con dei calci all'altezza delle gambe, riuscendo a liberarsi dalla presa della ragazza ma non del congolese che riusciva a controllarlo fino all'arrivo dei Pubblici Ufficiali.
Il fermato veniva sottoposto a perquisizione personale, nel corso della quale, all'interno dello proprio zaino, veniva rinvenuto il coltello con il quale aveva minacciato la parte offesa ed il testimone, arma che veniva quindi sequestrata.
Giunti presso questi uffici, la parte offesa asseriva di essere alla terza settimana di gravidanza e di avvertire un malore, quindi veniva chiesto l'intervento di una ambulanza il cui personale provvedeva ad accompagnarla presso il locale Pronto Soccorso per i necessari controlli.
In considerazione di quanto accertato, P.J. ascolano di anni 26, al cui carico risultano numerosi precedenti, veniva tratto in arresto per i reati di rapina impropria aggravata dall'uso di arma e lesioni personali, ed associato presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell'Autorità Giudiziaria competente.
Sul posto gli operatori trovavano una cittadina albanese insieme ad un cittadino congolese, i quali avevano bloccato un giovane, quale autore del furto della borsa della ragazza albanese.
Dal racconto fornito dai due stranieri nell'immediatezza, emergeva che, pochi minuti prima, mentre la cittadina albanese si trovava nei pressi della fermata dell'autobus sita nella strada dell'intervento di fronte all'Hotel "GIOLI", appoggiava la propria borsa sopra una panchina.
Dopo essersi distratta a causa di una conversazione che intratteneva al cellulare, si accorgeva che un giovane, si era impossessato dell'accessorio per poi allontanarsi in compagnia di una ragazza, in direzione periferia.
Chiedeva quindi aiuto ad un ragazzo a lei sconosciuto (il congolese), con il quale rincorreva la coppia di giovani che nel frattempo, vistisi scoperti, si allontanavano precipitosamente in direzione piazza Matteotti.
Giunti nei pressi del campo sportivo "Squarcia", il citato giovane, mentre la complice lo attendeva, nascondeva la borsa sotto una pietra del giardino adiacente alla struttura sportiva, dopodichè insieme cercavano di allontanarsi ma, percorsi pochi metri, venivano bloccati dal cittadino congolese.
La giovane fermata, dopo essersi divincolata dalla presa del giovane straniero, fuggiva in direzione piazza Matteotti facendo perdere le proprie tracce, mentre l'autore del furto, anch'esso liberatosi, estraeva da una tasca dei pantaloni un coltello, brandendolo al loro indirizzo e minacciandoli che se non fosse stato lasciato fuggire, li avrebbe uccisi entrambi.
Il soggetto, nuovamente bloccato dai due stranieri, cercando di liberarsi ancora una volta, colpiva la ragazza albanese con dei calci all'altezza delle gambe, riuscendo a liberarsi dalla presa della ragazza ma non del congolese che riusciva a controllarlo fino all'arrivo dei Pubblici Ufficiali.
Il fermato veniva sottoposto a perquisizione personale, nel corso della quale, all'interno dello proprio zaino, veniva rinvenuto il coltello con il quale aveva minacciato la parte offesa ed il testimone, arma che veniva quindi sequestrata.
Giunti presso questi uffici, la parte offesa asseriva di essere alla terza settimana di gravidanza e di avvertire un malore, quindi veniva chiesto l'intervento di una ambulanza il cui personale provvedeva ad accompagnarla presso il locale Pronto Soccorso per i necessari controlli.
In considerazione di quanto accertato, P.J. ascolano di anni 26, al cui carico risultano numerosi precedenti, veniva tratto in arresto per i reati di rapina impropria aggravata dall'uso di arma e lesioni personali, ed associato presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell'Autorità Giudiziaria competente.
Il coraggio del cittadino congolese e la prontezza dell'equipaggio della Squadra Volante dell'Ufficio Prevenzione generale e soccorso hanno permesso di arrestare un pericoloso pregiudicato.
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31/08/2009
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