Autoparco ed ecocentro: via libera del Consiglio comunale
Sant'Elpidio a Mare | Approvazione all'unanimità per il progetto presentato dall'amministrazione Mezzanotte; ma il Pdl attacca: "Quando proponevamo l'ecocentro erano contrari, ora lo fanno dove lo avremmo realizzato noi, che incoerenza".
di Pierpaolo Pierleoni
Il sindaco Alessandro Mezzanotte
Benestare della civica assise elpidiense al progetto preliminare sull'ecocentro e sull'autoparco. Nella seduta di lunedì 26 ottobre il Consiglio Comunale lo ha approvato all'unanimità. L'atto, che è stato adottato in variante al Prg, verrà ora pubblicato per sessanta giorni per passare poi un secondo vaglio.
Il progetto prevede la realizzazione, su una superficie complessiva di circa 6 mila metri quadrati (il cui accesso sarà monitorato con sistema di videosorveglianza), di un autoparco (nei pressi del bocciodromo in via Isonzo) per il "ricovero" di 11 scuolabus e altri mezzi comunali e di un Ecocentro (in un'area sottostante lo stadio comunale "Montevidoni") per conferire, in cassoni scarrabili e container, rifiuti differenziati.
"Si tratta di un'opera che risolve il problema annoso della mancanza di un autoparco comunale e soprattutto di un ecocentro che verrà sistemato, come concordato con i cittadini, in un sito consono. Questa struttura segue quella già funzionante a Brancadoro, sorta d'intesa con gli industriali di quell'area" - ha dichiarato a margine del Consiglio comunale il sindaco Alessandro Mezzanotte.
Voto positivo è stato espresso anche dalle forze di minoranza, anche se non mancano le critiche, soprattutto sull'ecocentro. "Per senso di responsabilità - sottolinea Gionata Calcinari del Pdl - abbiamo votato a favore di strutture utili ed importanti. Ma l'amministrazione comunale e in particolare l'assessore Alessio Terrenzi dovrebbero fare un esame di coscienza. Quando l'amministrazione Martinelli individuò come sito per realizzare l'ecocentro la zona vicina allo stadio Montevidoni, Terrenzi, consigliere di minoranza, ci criticò pesantemente, disse che volevamo costruire una discarica in centro abitato, mobilitò i residenti del quartiere. Ora, dopo averci pensato per due anni e mezzo, la giunta arriva alla nostra stessa decisione: l'ecocentro andrà dove lo avremmo fatto noi. Ora va bene a tutti e non lo chiamano più discarica. Un bell'esempio di coerenza".
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27/10/2009
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