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"Nel Fermano il PDL è allo sbando"

Fermo | Nota del Partito della Rifondazione Comunista sulla politica del sindaco Di Ruscio.

di Redazione

Rifondazione Comunista

E' ormai generalizzato lo sbando in cui versa il PDL nel territorio. Da Fermo a Porto San Giorgio a Montegiorgio è un continuo rincorrersi di veti, ricatti, ripicche, ma soprattutto di un preoccupante "nulla politico" da parte di una classe dirigente inadeguata per comprendere e saper rappresentare le reali necessità della comunità che con tanta speranza li aveva votati. Comincia così la nota congiunta firmata dal Gruppo Consiliare fermano, dai segretari provinciali e di circolo del Partito della Rifondazione Comunista, diffusa oggi.

Il trionfo del populismo, della bugia, della arroganza, del comando - e non del governo della cosa pubblica -, oltre alla mancanza di confronto hanno solo prodotto disastri e guasti di difficile soluzione, continua il documento. A Fermo, dopo otto anni di questa amministrazione, oltre al fallimento politico di Di Ruscio & C., rimangono solo macerie. Una politica economica, quella di Di Ruscio, piena di clientelismo, volta a creare una voragine di debiti come nel caso dell'Asite, e contraddistinta dalla totale mancanza di attenzione per la tutela dell'ambiente e del territorio.

La sabbia di Marina Palmense, le varianti urbanistiche ad personam, le discariche incontrollate, la distruzione di aree nel centro storico, come l'area Vallesi, le Centrali a Biomasse nate sul territorio, l'assenza di una politica per riqualificare il centro storico, un'dea per migliorare la viabilità urbana, i continui ricatti e scontri tra le forze di maggioranza.

Tutte questioni, scrive nella nota Rifondazione, segnale inequivocabile di un fallimento culturale, politico e gestionale dell'Amministrazione di centro destra.
Attribuire, come fa Di Ruscio, ogni proprio fallimento a cause esterne alla sua volontà o a nemici e traditori infiltrati, è la dimostrazione di un modo di agire di chi non riconosce i propri errori e limiti.

Il suo motto è vivere delle proprie certezze, eliminare ogni complessità, controllare l'informazione con finanziamenti o sponsorizzazioni da parte delle sue controllate Asite e Solgas, per essere sempre osannato e soprattutto per non essere disturbato nel suo lavoro di distribuire clientele.

In questi otto anni di Amministrazione l'unica sua preoccupazione è stata quella di accontentare i suoi "fedelissimi" amici a discapito della collettività.
Il trasformismo, il pressappochismo e l'opportunismo di Di Ruscio hanno raggiunto l'apice, secondo i vertici locali del PRC, con i lotti Alberghieri di Casabianca.
Dopo aver tenuto tre anni fermi i progetti, in attesa di diventare Presidente della Provincia per agevolare il cambio di destinazione per trasformare alberghi in residenze, cosa poi miseramente fallita, è uscito sulla stampa affermando candidamente che "tanto gli alberghi non si faranno mai, perché non convenienti per i privati" .

Quale soluzione propone allora il Sindaco Di Ruscio?! Visto che ha avuto ben otto anni per trovarne una, non ci venga a dire, ora, che la sua idea è quella di abbassare di un piano gli alberghi, farne residenze per avere in cambio, chilometri di meravigliosi marciapiedi, parcheggi posti a chilometri di distanza o forse stupende rotatorie da riempire di sponsor.

Abbiamo l'impressione, anche questa volta che, come per la Ned, le Centrali a Biomasse o il project financing che questa "soluzione" è scontata, poco credibile, e sicuramente a favore dei privati.
L'egemonia berlusconiana ha creato, sempre secondo quanto scritto nella nota, tanti piccoli cloni sparsi nel territorio, con una grande concentrazione nel Fermano, spesso anche peggiori dell'originale.

La scientifica semplificazione di tutto come metodo populistico per creare consenso ha prodotto una perdita collettiva di distinzione tra il vero ed il falso, tra il giusto e l'ingiusto, tra il necessario ed il superfluo, tra l'opportuno e l'inopportuno, tra il corretto e lo scorretto, facendo venire meno un grande valore che deve essere alla base di ogni agire umano: la Dignità delle persone.

Valore assoluto e senza compromessi che deve essere sempre alla base dell'agire politico. E' stato questo il più grande limite del fallimento del centro-destra non solo nella nostra città ma in tutto il Paese.
Così il sogno si traduce in incubo, conclude il documento di Rifondazione Comunista; e, come al solito, solo i cittadini ne pagano le conseguenze.

17/11/2009





        
  



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