La Sutor perde in casa contro Pillastrini
Porto San Giorgio | I Sutorini non hanno mai avuto la partita in mano e hanno registrato una pesante sconfitta in un palasavelli che ha riservato solo, per la prima volta, fischi e critiche.
di Chiara Marzan
Sutor: Brunner
Troppe le palle perse in questa prima frazione per Montegranaro, come riconoscerà anche coach Frates in conferenza stampa. Lo svantaggio della Sutor non prende mai una piega diversa e anche se nell'immediato della ripresa del secondo quarto un assolo di Ivanov porta i suoi sul meno 6 (23 - 29) poco dopo due canestri di Morandais ricacciano i sutorini in un buio profondo. Frates non effettua cambi Maestranzi e Marquinos, autori di due falli all'inizio, rimangono seduti e si arriva alla pausa lunga con un pesante 29 - 51 e con il pubblico in preda ai fischi e agli insulti. Scenario questo mai registrato al Palasavelli.
Gli ultimi due quarti hanno solo la nota di Marquinos che prova a darsi da fare senza esito. Varese dimostra forza ed esperienza con Childress che gioca col tempo, Thomas che da lezione di pallacanestro, Cotani, Galanda e il giovane Martinoni che completano l'opera. Finirà 73 - 85.
Il pubblico ha continuato a fischiare anche a sirena suonata, lo stesso pubblico che esattamente 40 minuti prima aveva tributato applausi ed ovazioni agli ex con anche la consegna di una targa al cittadino onorario di Montegranaro ed ex professore veregrense Randy Childress. Dalla curva è anche comparso uno striscione con Childress che bacia la coppa della Serie A ed una scritta "grazie professò."
In sala stampa oltre ai due coach, serio Frates contento Pillastrini, è arrivato al posto dei giocatori il direttore generale Gianmaria Vacirca che ha mostrato di aver mal digerito i tanti applausi per gli ex, soprattutto perché poi quegli applausi si sono tramutati in fischi per i beniamini del presente.
"Prendetevela con me e venite ad insultare me ma non fatelo con i giocatori perché sono giovani ed inesperti e non hanno bisogno di sentire i fischi alla quarta giornata di andata. Io sono disposto a metterci la faccia e se sarà necessario sarò il primo ad andare a casa. Per favore però non voglio sentire di cambi di giocatori o di allenatore perché noi ci dobbiamo salvare all'ultima giornata di ritorno, occorre quindi calma e pazienza."
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02/11/2009
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