Proprio come in una corrida. L’Urbino  è il torello e la Samb il torero. La Samb ha roteato la sua muleta per tutto il primo tempo, facendo veroniche e finte, infilzando ogni tanto una banderilla sul groppone del torello.

Al  9° sotto forma di  un tiro da fuori di Bianchi che Pozzi devia con un volo spettacolare, al 24° con Gentili che da dentro l’area indirizza la palla sul primo palo, Pozzi devia d’istinto. Al 37° con  Rullo che  cerca il primo palo dalla stessa posizione di Gentili. Ma anche questa volta Pozzi c’è.

Le banderilla hanno la funzione di fiaccare il povero torello che al 44° perde la concentrazione. Angolo di Oresti, Gentili incorna e infila il pallone nell’angolo. 1-0.
E’ ovvio che l’importante era sbloccare il risultato. Ora la differenza tecnica farà il resto. L’Urbino prova una reazione ma continua a fare il torello che gira intorno alla muleta.

Ora basta il colpo di grazia. Ma Marzeglia non il coraggio di farlo al 47°. Solo davanti a Pozzi fa partire un tiraccio. La palla vola oltre la traversa. Ma al 61° fa il suo dovere e mata il toro. Dal limite, di collo piede, scaglia una bordata che s’infila nell’angolo alla destra di Pozzi. 2-0.

Mattato il toro, la corrida si trasforma in una passerella. La Samb fa bella mostra dei suoi giovani più promettenti. Entra Biancucci, poi entra De Signoribus. Infine anche D’Aniello, non un giovane, ma entra per fare una sgambata e provare le sue condizioni fisiche.

La Samb ormai vola alto, sembra irraggiungibile, è a + 11 dalla seconda in classifica, che è l’Urbania,  infatti la Fermana è stata sconfitta dal Piano San Lazzaro.
Per il secondo posto la lotta ora si fa serrata. Nel giro di tre punti ci sono Fermana, Urbania e Piano. Per loro sarà un fine campionato al cardiopalmo, per la Samb speriamo una passeggiata.