Pensava fosse una semplice cenetta in famiglia, invece ad accoglierla, tra gli applausi, c'erano decine e decine di persone. Per la signora Tomassina Mattei è stato un compleanno speciale quello del 10 settembre 2010, uno di quelli che forse pochi ricordano e che di sicuro capitano solo una volta nella vita. Cento le candeline strette sulla torta charlotte (la sua preferita) che la famiglia ha premurosamente preparato per lei.

Tomassina stringe i fiori all'elegante completo blu, sorride, felice e un po' commossa, ai tanti ospiti che man mano arrivano all'hotel Welcome, per una festa studiata nei dettagli dal nipote Pericle e da tutta la famiglia. Con lei ci sono le tre figlie, i dieci nipoti, i quattordici pronipoti e gli amici più cari di San Benedetto, la città in cui si trasferì ottanta anni fa, da Favalanciata.

C'è una lunga storia di lavoro e di amore in questi cento anni.
"Una grande donna, una lavoratrice modello, una mamma e una nonna sempre presente": così la descrive la nipote Taighe, mentre lavora dietro le quinte per ultimare i preparativi.

Ed è proprio il lavoro quello che la signora Tomassina indica come il segreto della sua longevità: "Più lavoro e più sto bene, io faccio tutto, mi piace così" dice, ricordando i tempi della macelleria in via Calatafimi e quelli dei lunghi e faticosi viaggi a Roma. Usa l'indicativo presente e non il passato. Perché c'è ancora la voglia di vivere nel suo sguardo, a fare vivacemente capolino da questa età a tre cifre.
E ci sono ancora tanti pranzi da preparare: "Tutte le domeniche faccio le tagliatelle" racconta con disarmante naturalezza.

E mentre ricorda l'amore del marito, si gode quello che oggi le viene dalla sua grande famiglia, abbracciando la più piccola dei pronipoti, Valentina, nata quindici giorni fa.

Tra i tanti invitati c'è un ospite d'eccezione, il sindaco Giovanni Gaspari, che non può non godersi lo spettacolo: "E' bello - dice il primo cittadino - vedere una donna che arriva a cento anni in questa splendida forma, circondata da tale affetto". Una donna che, tra l'altro, "ha il merito di aver costruito un pezzo di storia e dell'economia della città".

Parole importanti, per una persona che tutti descrivono come semplice ma che forse è stata, ed è, semplicemente speciale. Con un occhio al passato e un pensiero alla prossima domenica e al prossimo piatto da cucinare.