Monteprandone rientra nel patto di stabilità
Monteprandone | Speca: Ce labbiamo fatta senza diminuire i servizi ai cittadini, ma anzi fronteggiando lemergenza della crisi economica.
di Redazione
Romano Speca
"I non addetti ai lavori forse non coglieranno l'importanza di un simile risultato - dichiara Speca - ma mi preme ricordare che la Comunità Europea ha imposto a tutti i suoi stati membri una forte riduzione del debito pubblico e quindi tutti gli enti locali hanno subito consistenti tagli ai trasferimenti statali e alle possibilità di spesa, tali da mettere in discussione anche i servizi essenziali per i cittadini".
"Il Comune di Monteprandone - continua il vicesindaco - per un'insensata scelta amministrativa del Governo, contestata fortemente da tutti i comuni italiani, pur avendo un bilancio sano e fondi disponibili, ha dovuto nel 2009 riallinearsi al saldo che aveva nel 2007 non potendo né impegnare altre spese né pagare lavori e servizi già appaltati. In pratica non si poteva spendere anche se c'erano i soldi disponibili".
"Naturalmente - sottolinea Speca - abbiamo contenuto il più possibile le spese, ma i lavori già fatti dalle ditte abbiamo dovuto pagarli e questo ci ha fatto sforare il patto per l'anno 2009". Nel 2010 il Comune ha dunque subito le sanzioni, a detta del vicesindaco "assurde", per chi non ha rispettato il patto, e cioè il divieto di contrarre mutui, di assumere dipendenti, tagli ai trasferimenti statali, tagli da effettuare per 600.000 euro alle spese correnti e tagli ai compensi degli amministratori.
"Non è stato facile, ma ora con il bilancio 2010, abbiamo centrato l'obiettivo di rientrare nei parametri del patto di stabilità. Ce l'abbiamo fatta - conclude il vicesindaco - senza diminuire i servizi ai cittadini, ma anzi fronteggiando l'emergenza della crisi economica, che si fa sentire anche nel nostro territorio, con interventi nel sociale per quasi 1.500.000 euro, rivedendo in maniera capillare appalti e contratti, attuando soluzioni innovative per diminuire le spese (es. Servizi Comunali Integrativi) o ricorrendo alle sponsorizzazioni di istituzioni e privati per le manifestazioni culturali (es. festa San Giacomo), ed ottimizzando al massimo la gestione dei flussi finanziari di incassi e pagamenti".
"Ritengo - conclude Speca - di poter essere pienamente soddisfatto del lavoro svolto e delle scelte di bilancio fatte in un periodo di crisi economica e non prive, a volte, di critiche, ma che hanno portato a raggiungere un obiettivo che sembrava impossibile: l'ufficialità di una condizione economica trasparente e sicura che fuga ogni dubbio, a volte strumentalmente, insinuato da alcuni sulla solidità del bilancio comunale".
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05/12/2010
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