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Approvate misure per i precari della scuola, in arrivo aiuti per studenti figli di disoccupati

Ancona | In Regione si lavora all’attuazione del protocollo con i Sindacati.

di Redazione

Palazzo Raffaello, sede della Regione Marche

Inizia a concretizzarsi l'intesa tra Giunta regionale e Cgil-Cisl-Uil per la difesa del lavoro, la coesione sociale e il sostegno allo sviluppo, siglata lo scorso dicembre per la definizione del Bilancio 2011. A pochi mesi dalla sua sottoscrizione, infatti, il governo regionale ha approvato, su proposta dell'assessore al Lavoro Marco Luchetti, lo schema di Convenzione tra la Regione Marche e l'Ufficio Scolastico regionale.

L'atto contiene criteri e modalità per la concessione di contributi per la realizzazione di progetti che coinvolgono docenti e personale Ata precari. Sul tavolo un budget di 800mila euro. L'obiettivo è quello di potenziare i servizi a favore degli studenti, fronteggiando la precarietà e valorizzando al contempo le professionalità presenti nel sistema scolastico della regione.

"L'iniziativa - sottolinea Luchetti - rappresenta una misura anticrisi che va a sostenere i precari e le autonomie scolastiche, dopo i forti tagli operati dal Governo nazionale. Ad ogni precario impegnato in progetti specifici sarà riconosciuta un'indennità di partecipazione di 3.000 euro. Gli obiettivi della Convenzione sono l'innalzamento del livello della qualità del sistema educativo nelle Marche, promuovendo attività didattiche che, attraverso metodologie innovative, rendano più attrattivo l'apprendimento e promuovano il successo scolastico e formativo. Ulteriori obiettivi sono anche l'integrazione tra scuola, formazione e lavoro, un'adeguata offerta educativa sul territorio regionale, rispettando le vocazioni culturali, produttive, formative ed occupazionali espresse dal territorio stesso".

Il protocollo si focalizza anche sulla promozione dell'insegnamento della matematica, delle scienze e della tecnologia nel sistema educativo regionale, ritenuti, in base ad uno studio Ocse, fondamentali per i giovani nel contesto sociale ed economico attuale.

L'innalzamento della qualità dell'offerta formativa viene garantito da attività progettuali da realizzarsi in orario extra-scolastico e da un diffuso potenziamento dell'offerta di istruzione e formazione professionale iniziale, anche attraverso programmi specifici di recupero dell'abbandono scolastico.

Grazie all'iniziativa congiunta Regione - Ufficio scolastico, sarà possibile ricorrere all'utilizzo del personale specializzato con esperienza pluriennale nelle disabilità e recupero di soggetti a rischio di marginalità sociale e di ulteriore personale con professionalità nell'ambito della lingua italiana, delle lingue straniere e della matematica/scienza.

"A breve - conclude Luchetti - e sempre nel contesto del protocollo siglato con i sindacati, la Giunta approverà anche le misure a favore dei figli iscritti all'università di lavoratori che si trovino da almeno tre mesi in disoccupazione, in mobilità, in cassa integrazione straordinaria". Una misura che può contare su di uno stanziamento di 300mila euro.

26/01/2011





        
  



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Approvate misure per i precari della scuola, in arrivo aiuti per studenti figli di disoccupati

Ancona | In Regione si lavora all’attuazione del protocollo con i Sindacati.

di Redazione

Palazzo Raffaello, sede della Regione Marche

Inizia a concretizzarsi l'intesa tra Giunta regionale e Cgil-Cisl-Uil per la difesa del lavoro, la coesione sociale e il sostegno allo sviluppo, siglata lo scorso dicembre per la definizione del Bilancio 2011. A pochi mesi dalla sua sottoscrizione, infatti, il governo regionale ha approvato, su proposta dell'assessore al Lavoro Marco Luchetti, lo schema di Convenzione tra la Regione Marche e l'Ufficio Scolastico regionale.

L'atto contiene criteri e modalità per la concessione di contributi per la realizzazione di progetti che coinvolgono docenti e personale Ata precari. Sul tavolo un budget di 800mila euro. L'obiettivo è quello di potenziare i servizi a favore degli studenti, fronteggiando la precarietà e valorizzando al contempo le professionalità presenti nel sistema scolastico della regione.

"L'iniziativa - sottolinea Luchetti - rappresenta una misura anticrisi che va a sostenere i precari e le autonomie scolastiche, dopo i forti tagli operati dal Governo nazionale. Ad ogni precario impegnato in progetti specifici sarà riconosciuta un'indennità di partecipazione di 3.000 euro. Gli obiettivi della Convenzione sono l'innalzamento del livello della qualità del sistema educativo nelle Marche, promuovendo attività didattiche che, attraverso metodologie innovative, rendano più attrattivo l'apprendimento e promuovano il successo scolastico e formativo. Ulteriori obiettivi sono anche l'integrazione tra scuola, formazione e lavoro, un'adeguata offerta educativa sul territorio regionale, rispettando le vocazioni culturali, produttive, formative ed occupazionali espresse dal territorio stesso".

Il protocollo si focalizza anche sulla promozione dell'insegnamento della matematica, delle scienze e della tecnologia nel sistema educativo regionale, ritenuti, in base ad uno studio Ocse, fondamentali per i giovani nel contesto sociale ed economico attuale.

L'innalzamento della qualità dell'offerta formativa viene garantito da attività progettuali da realizzarsi in orario extra-scolastico e da un diffuso potenziamento dell'offerta di istruzione e formazione professionale iniziale, anche attraverso programmi specifici di recupero dell'abbandono scolastico.

Grazie all'iniziativa congiunta Regione - Ufficio scolastico, sarà possibile ricorrere all'utilizzo del personale specializzato con esperienza pluriennale nelle disabilità e recupero di soggetti a rischio di marginalità sociale e di ulteriore personale con professionalità nell'ambito della lingua italiana, delle lingue straniere e della matematica/scienza.

"A breve - conclude Luchetti - e sempre nel contesto del protocollo siglato con i sindacati, la Giunta approverà anche le misure a favore dei figli iscritti all'università di lavoratori che si trovino da almeno tre mesi in disoccupazione, in mobilità, in cassa integrazione straordinaria". Una misura che può contare su di uno stanziamento di 300mila euro.

26/01/2011





        
  



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