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"Non ti pago" di De Filippo al Teatro Concordia con "Quelli che si credono la Duse"

San Benedetto del Tronto | L'Uples in accordo con l'assessorato alla Cultura di San Benedetto allieterà la serata di sabato 22 settembre ai cittadini con la commedia del drammaturgo napoletano. Inizio alle ore 21 con ingresso libero.

Il Teatro Concordia

Dopo il grande successo ottenuto con la commedia "Natale in casa Cupiello" anche quest'anno l'Uples (Università per il tempo libero e la libera età) torna al teatro Concordia di San Benedetto con la sua compagnia teatrale "Quelli che si credono la Duse". Quest'anno la compagnia ha messo in scena sempre una commedia di Eduardo De Filippo dal titolo "Non ti pago" con la regia di Fiorella Troiano.

La compagnia si è già esibita con la stessa commedia al teatro Don Marino di Porto d'Ascoli, al teatro all'aperto dell'Annunziata, sempre all'aperto all'interno della rassegna "Ridere Ridere Ridere" organizzata dal comune di Ripatransone e a scopo sociale al Centro Primavera per rallegrare un pomeriggio agli ospiti di questa struttura.

L'Uples in accordo con l'assessorato alla cultura di San Benedetto ha pensato di allietare la serata di sabato 22 settembre ai cittadini sambenedettesi con una esibizione alle ore 21 con ingresso libero.

La commedia in tre atti descrive la storia di don Ferdinando Quagliolo (Federico Pirri) proprietario del bancolotto, accanito ma sfortunato giocatore, è invidioso del dipendente Bertolini (Enrico Quadro) al contrario molto fortunato. Quando questi vince quattro milioni grazie a una quaterna dettata in sogno dal defunto padre del principale, si scatena la bufera.

Ferdinando con la complicità del suo uomo di fatica Aglitiello (Dario Medici) e la stiratrice (Maria Pia Giorgini) pretende il biglietto vincente per motivi "familiari". Tra colpi di scena, divertenti siparietti con la domestica (Lucia Marchetti), la zia di Bertolini, Erminia (Silvana Ricci) e liti familiari con la moglie (Rita Farnetti), la figlia (Gilda Luzzi) e un prete (Gabriele De Cesaris) che sta un po' di qua e un po' di là si giunge a un lieto fine per tutti.

21/09/2012





        
  



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