L’Approfondimatto. Era Partito Democratico, ma poi si deve essere perso per strada
Roma | Avviate le ricerche: si spera di trovare qualche disperso.
di Gaetano Buompane
il logo del Partito Democratico
Tempi davvero duri per il Pd. Spezzata definitivamente la già fragile unità politica, le varie anime del partito si sono sparse ai quattro venti come schegge impazzite. Chi è rimasto aggrappato a quel seme piantato da Prodi nella speranza che nascesse un solido ulivo, è destinato ad essere testimone di un crollo verticale, una caduta libera. E infatti questo delicato momento politico resterà negli annali della storia della Sinistra italiana come "Il capitombolo del Partenio". Guglielmo Epifani, rialzatosi in piedi, ha subito rassicurato i compagni di Avellino che "stava bene", ma nella voce un po' rotta per lo spavento tutti hanno percepito il dubbio di riuscire ad arrivare sano e salvo al congresso di ottobre. Pare che in un momento di pausa abbia chiesto al suo staff su quanti palchi sarebbe dovuto ancora salire prima di passare la patata bollente al prossimo segretario.
Per Goffredo Bettini, esponente dell'ala moderata e borghese del partito, senza l'appoggio dei poteri forti il Pd non andrà da nessuna parte. Lontani sono i tempi di veltroniana memoria in cui i fasti della Roma rossa venivano celebrati alla Festa del Cinema all'Auditorium di Renzo Piano. Adesso l'elezione di Epifani è vista come una vera e propria caduta di stile. "Un ex sindacalista della Cgil alla guida di un partito di sinistra?" si domandano i dalemiani un po' scandalizzati. "Che orrore! Non siamo mica in uno dei paesi del blocco comunista. Adesso vanno di moda le larghe intese, non le cortine di ferro".
Chi, invece, ha preferito l'inciucio pur di continuare a stare al Governo, sembra abbia perso del tutto la bussola e abbia iniziato a comportarsi come la Destra più subdola e prepotente. Hanno lasciato che Andreotti si portasse nella tomba anche il ricordo di Ambrosoli, vero uomo di Stato, e la Finocchiaro, giusto per tentare di levarsi qualche impiccio di torno, ha proposto una bella legge anti-movimenti. "Grillo non c'entra niente" ci spiegano da Largo del Nazareno, "la legge è tutta a favore del Pd. Quando si sta in parlamento con le braghe calate e meglio evitare qualsiasi movimento brusco. Se ci si alza di scatto va a finire che ci vengono i giramenti di testa".
Ma qualcuno che la rotta giusta pare proprio l'abbia trovata c'è: è Matteo Renzi. Con lo sguardo già oltre la rottamazione, il sindaco di Firenze è l'unico ad aver capito che il vero cambiamento del partito sta nei giovani. Per le primarie girò l'Italia in camper, mentre per le prossime elezioni girerà in autostop con zaino in spalla e pernotterà nei camping tenendo i sui comizi intorno al fuoco suonando la chitarra. È stato ospite ad Amici della De Filippi, si è fatto fotografare come Fonzie di Happy Days e adesso, tanto perché sia chiaro il suo messaggio, pare che canterà nel nuovo singolo degli One Direction.
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24/05/2013
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