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Sanità all'offidana

San Benedetto del Tronto | Impazzano le interpretazioni della strategia che si celerebbe dietro le recenti prese di posizione dell'onorevole Agostini, offidano, e di Lucciarini, sindaco di Offida.

di Martina Oddi

Offida

In questi giorni si rincorrono le voci sulla presa di posizione dei politici del territorio in merito alla conferma del direttore generale dell'Area Vasta 5, nell ambito della spinosa questione della sanità del Piceno, Cenerentola delle Marche e orfana dei finanziamenti regionali.

E nel girotondo delle poltrone arroccate sull'ulivo, un'altra scure minaccia di abbattersi sul settore già vessato dalle difficoltà: il balletto degli amministratori e dei politici alla ricerca di facile consenso. Tra comparse e protagonisti, un ruolo chiave nel gioco al ribasso delle opinioni interessate lo muove la Cupola offidana del pd , espressione di politici di vecchia scuola che hanno determinato per lunghi anni l'orientamento della vallata e della Riviera, prima dell'avvento dell' era del giovane Matteo.

Il modo in cui si e espressa in occasione della conferenza dei sindaci ha sorpreso tutti, per lo stile con cui e stato condotto l'affondo, che ricalca proprio quei modi rottamati dal nuovo corso renziano.

Secondo alcuni l'onorevole sarebbe stato mosso dal tentativo di continuare a porsi come interprete di un partito oggi profondamente diverso da quello che l'ha eletto. Altri sussurrano che Lucciarini, attore di primo piano nella vicenda, non mirerebbe a ulteriori vantaggi per il comune di Offida, ma si sentirebbe gia nel ruolo di segretario regionale e in questa vece si prenderebbe l'onere e l'onore di orientare le decisioni del collegio dei sindaci.

Quello che sorprende e' come possano amministratori così navigati pensare di far credere ai sindaci e ai cittadini che i limiti e i problemi della sanità locale siano imputabili a un manager che gestisce risorse e mezzi determinati dalle decisioni dei politici.

Sempre che l'intento malcelato e la speranza recondita non siano quelli di insediare invece alla direzione dell'area vasta un soggetto più attento alle aspettative e alle richieste individuali che a garantire un'ottimizzazione dei servizi a fronte di una razionalizzazione che riduce in modo drammatico le risorse disponibili.

27/12/2013





        
  



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