Seconda presentazione per il romanzo “I gabbiani non parlano” di Fazia Pozielli
San Benedetto del Tronto | Sabato 16 gennaio “I gabbiani non parlano” di Fania Pozielli è stato presentato al teatro dell’Olmo.
di Elvira Apone
Fania Pozielli con Ettore Picardi
Sabato 16 gennaio Fania Pozielli, l’autrice del romanzo “I gabbiani non parlano”, ha presentato il suo primo romanzo al teatro dell’Olmo di San Benedetto del Tronto. Come lei stessa ha chiaramente scritto nella prefazione del libro, “I gabbiani non parlano” racconta gli eventi che hanno segnato la storia di Sara, una donna dei nostri giorni, una moglie innamorata, una madre premurosa e un’instancabile lavoratrice.
All’interno dell’originale cornice del piccolo teatro dell’Olmo, in un’atmosfera raccolta e suggestiva, alcuni attori del Laboratorio teatrale “Re Nudo” hanno dato voce e anima ad alcuni dei personaggi del romanzo. Piergiorgio Cinì, Rosanna Listrani, Roberta Sperantini e Maria Clara Gabrielli, accompagnati dal piacevole sottofondo musicale eseguito alla chitarra dal giovane Riccardo Trozzo, hanno saputo regalare al pubblico presente in sala momenti densi di emozione e di sentimento, leggendo, anzi interpretando con le loro voci calde e cariche di pathos espressivo, diversi brani tratti dal libro.
Siamo riusciti, così, non solo ad ascoltare i personaggi dialogare e confrontarsi tra loro; abbiamo avuto modo non solo di udire la voce narrante della protagonista che rievoca il proprio passato, oppure descrive con entusiasmo, compartecipazione e dovizia di particolari, San Benedetto del Tronto, la città in cui vive e ha trascorso la propria infanzia; ma abbiamo potuto quasi vederli parlare e agire i personaggi della storia, ce li siamo trovati davanti agli occhi mentre, nella tenue oscurità del teatro dell’Olmo, le parole pronunciate dagli attori si levavano nell’aria e giungevano nitide e pulite fino alle nostre orecchie attente.
A fare da intermezzo alle letture, oltre alle brevi spiegazioni della stessa autrice, c’è stato l’intervento di Ettore Picardi, magistrato di professione, poeta e scrittore per passione, che ha liberamente conversato con Fania, sottolineando l’originalità del romanzo, un noir ben strutturato anche grazie all’uso della tecnica del flashback, e complimentandosi con lei per aver saputo tratteggiare con naturalezza e spontaneità i vari personaggi della storia, utilizzando, a volte, persino un linguaggio colloquiale e gergale che li ha resi, così, molto più realistici e verosimili.
Fania Pozielli, visibilmente commossa durante tutto il corso dell’evento, in realtà, ha narrato, attraverso la storia di una donna, tante altre vicende di donne e di uomini, in cui ognuno di noi potrebbe riconoscersi. Ma soprattutto ha compiuto, attraverso questo suo libro, un vero e proprio atto di amore e di devozione nei confronti della propria città, che non fa soltanto da semplice sfondo e contorno alla narrazione, ma impregna di sé ogni pagina, evocando sapori, odori, rumori, tra i quali si confonde, in una perfetta armonia, il verso dei gabbiani che “non parlano”, ma planano delicatamente sulla spiaggia, volando sopra il mare. E poi, in un arcobaleno di colori, dal bianco degli scogli all’azzurro del mare che si incontra con quello del cielo, dal verde delle palme al buio della notte rischiarata dalla luce del faro, che indica il porto ai naviganti, questo primo romanzo di Fania Pozielli ci fa toccare con mano la nostra quotidianità più vera e autentica, restituisce una dimensione umana alle cose e alle persone, calandole in una realtà a noi nota e vicina in cui, troppo spesso, come lei stessa ha rilevato, noi tutti siamo erroneamente vittime di stereotipi e convenzioni.
Così, dopo la prima presentazione della scorsa estate al Circolo Nautico, Fania Pozielli ci ha riproposto, in una veste ancora più accattivante e attraente, il suo romanzo d’esordio “I gabbiani non parlano”, un esordio che ci fa ben sperare e che le auguro sia soltanto la prima tappa del suo nuovo percorso di autrice.
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19/01/2016
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