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Disabili in difficoltà per via di opere urbanistiche mai realizzate

Ascoli Piceno | Una dimostrazione pratica di come sia complicato e pericoloso per i disabili spostarsi per la città

di Federico Biondi


Per evidenziare le problematiche cittadine Roberto Mascetti del partito della Rifondazione Comunista e membro della commissione consiliare permanente urbanistica e il collega Emidio Catalucci dei Comunisti Italiani hanno insieme all’ex presidente dell’Aism Paolo Mancini dato una dimostrazione di come il governo cittadino non attua ciò che quotidianamente annuncia per mezzo stampa.
 
Percorrendo un breve tratto di Via Dino Angelini il signor Paolo Mancini ha evidenziato come sia difficile per un disabile che è costretto a muoversi sulla sedia a rotelle, spostarsi per le vie centrali della città. Mancini è stato costretto a percorrere il tratto di strada sulla carreggiata destinata alle automobili e a sorpassare un camion merci fermo in mezzo alla strada mettendo a repentaglio la propria vita e allo stesso tempo risultando un impedimento per gli automobilisti.  
 
I marciapiedi cittadini si rivelano troppo alti, sono senza punti di ingresso e spesso pieni di buche e una carrozzella potrebbe ribaltarsi.
 
L’incontro è stato l’occasione per parlare del Piano Regolatore e di come la giunta comunale non coinvolge la cittadinanza e la parti sociali come programmato. Mascetti lamenta il fatto che la commissione non si riunisce per lavorare sul Piano Regolatore, mentre sui giornali locali il Sindaco annuncia i risultati ottenuti facendo sembrare che il Piano Regolatore è ormai cosa fatta.
 
Pare che la commissione presieduta dall’ingegnere Stefano Babini si sia riunita tre o quattro volte p
per discutere di argomenti irrilevanti. Alla luce di ciò la minoranza consiliare ha chiesto le dimissioni dell’ingegnere dato che non sono soddisfatti del lavoro svolto fino ad ora.
 
Infatti fino ad ora l’amministrazione comunale ha operato sul tessuto urbanistico con le così dette “Varianti” e la minoranza consiliare ha presentato un’interpellanza sul Comparto Firenze dato che la giunta ha deliberato in modo tropo veloce e poco trasparente.
 
Catalucci sottolinea che il sindaco di Ascoli nel febbraio del 2004 ha costituito una società dal nome “CLS Engineering” che ha sede ad Ascoli Piceno in Via Indipendenza n°65 ed è una società di studi di architettura, ingegneria e di servizi di ingegneria integrata. Tra gli obiettivi di questa società ci sono le opere di urbanizzazione, la pianificazione urbanistica (Piano Regolatore), realizzazione di grandi opere pubbliche e private, la realizzazione delle grandi infrastrutture come ponti, dighe, strade e gallerie.
 
Nell’interpellanza presentata la minoranza consiliare ha chiesto quale è stato il ruolo che ha rivestito all’interno della società fino all’ottobre del 2005 periodo in cui ha lasciato l’azienda avendo deleghe alla pianificazione urbanistica generale e dello sportello unico delle imprese e delle attività produttive.
 
«Vogliamo sapere il ruolo e la funzione del Sindaco Piero Celani all’interno della società di cui è azionista per il 26% e soprattutto se ci sono progetti approvati dall’amministrazione comunale, dalla commissione edilizia e se ci sono progetti presentati dai soci - dice Catallucci che aggiunge – verificare che non sia in atto un conflitto di interessi per via dei compiti che lui stesso si è assegnato».
 
Diradare tutti i dubbi per dimostrare trasparenza amministrativa, legalità, democrazia e per dimostrare che non è in atto un conflitto di interessi.
 
Toccate anche le tematiche riferite alle società del comune di Ascoli Piceno e la convenzione con la Saba. Tra qualche giorno le tariffe aumenteranno e non è chiaro come mai alcuni consiglieri del centro destra oggi protestano ma ieri hanno votato in consiglio comunale una convenzione che ha ceduto per 40 anni il suolo della città di Ascoli Piceno.
 
La minoranza ha già pronto un ricorso alla Corte dei Conti  per quanto riguarda le multe che gli ausiliari del traffico fanno agli automobilisti per divieto di sosta quando si esaurisce l’importo versato per il parcheggio dato che in questo caso non si può parlare di divieto di sosta.

11/01/2006





        
  



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